Il Tour, su Eurosport sventola “bandiera gialla”
I francesi cominciano a rosicare e allora mi torna in mente ( ma un po’ a tutti credo) la storia di Bartali cantata in un capolavoro da Paolo Conte. Le <balle ancor gli girano…> e continueranno a girargli per un bel po’ ancora perchè Nibali, anzi Nibalì con l’accento, a Parigi ormai ci arriva in giallo. E’ fatta. Ed é la più grande impresa sportiva azzurra di qeust’anno, inutile girarci intorno e chissà se riusciremo a celebrarla come va fatto o riusciremo ( specialità in cui siamo bravissimi) a riempirla di se, ma e però. Vedremo. Intanto chi sta facendo di tutto perchè “Vincenzino” abbia tutta la gloria che si merita sono i due ottimi commentatori di ciclimo di Eurosport , Salvo Aiello e Riccardo Magrini oggi spalla tecnica in tv ma qualche decennio fa ciclista estroso e fortissmo che ha vinto parecchio e anche una tappa al Tour nell’83. I due da quando lo <squalo> è un uomo solo al comando hanno invitato i telespettatori ad esporre fuori dalle finestre e dai balconi delle case un tricolore <macchiato> di giallo. <L’idea ci è venuta dopo la tappa del pavè- racconta Magrini– Ci eravamno rimasti un po’ male perchè intorno a Nibali notavano una certa freddezza. Probabilmente perchè c’erano ancora i mondiali…E allora ci siamo detti: ma perchè tutti quei Tricolori pronti per festeggaire gli azzurri del calcio anziche ammainarli non chiediamo di esporli lo stesso aggiungendoci però il giallo del primato italiano al tour?>. E l’idea è piaciuta. Si sa come vanno queste cose. Soprattutto tra appassionati di sport il passa-parola funziona. Ed ha funzionato anche l’hastag <bandieragialla> che nulla aveva a che fare con Gianni Pettenati ma che tanto seguito sta avendo. E cosi tweet e bandiere sono diventate tante. <Sì un bel seguito- spiega Magrini– Ed è giusto che sia così perchè ciò che sta facendo Nibali al Tour è straordinario. Diventa difficile anche da commentare. L’altro giorno quando è andato a vicere sui Pirenei mi sono addirittura impappinato per l’emozione. Però se lo merita. E un ragazzo serio che fa le cose con grande puntiglio e che è maturato tantissimo. La paternità lo ha fatto crecere. Ora lo aspettiamo a Parigi>. E non lo aspettano solo i telespettatori di Eurosport e i followers di “bandieragialla”. Lo aspettano tutti gli appassionati di sport, tutti gli italiani e ovviamente anche i francesi. Che però, come diceva Paolo Conte, un po’ gli girano…