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Cosa sono 400 metri?  Nulla. Nulla rispetto a una maratona, una mezza ma anche a un diecimila.  Però basta dare un’occhiata a tutti gli atleti che arrivano al traguardo dopo i 400  (non caso sono il “giro della morte”)  per rendersi conto di quanto sia terribile correre su questa distanza. Campioni che non hanno neppure la forza di esultare, in apnea,  con gli occhi sbarrati, atleti che crollano sulla pista. Ma c’è ancora qualcosa di più. Di peggio o di meglio,  dipende dai punti di vista. C’è una gara organizzata dalla Red Bull che nella sua assurda durezza sta diventando una moda. Il filone è quello intelligente e fortunato degli ultimi anni: correre nei posti più impensabili attraversando fiumi, scalando ostacoli, salendo e scendendo scale, sporcandosi, travestendosi ma soprattutto divertendosi. E funziona perchè la gente fa fatica lo stesso ma i numeri lievitano. L’ultima edizione della Fisherman’s Strongmanrun di Roverereto o della Spartan Race a Milano sono la prova provata.  Ma torniamno ai 400RedBull. Non sono una corsa, questo va detto. Sono una fatica assurda, tremenda e soprattutto inspiegabile. Già perchè correre al contrario sul trampolino dove di solito si salta con gli sci sci non è una cosa che ti viene in mente normalmente. Però erano in tanti a  Bad Mitterndorf in Austria, in tantiissimi a Planica in Slovenia e almeno a giudicare dalle immagini dei video, una volta arrivati lassù sembravano tutti felici e contenti. O forse era solo l’effetto dell’acido lattico che era arrivato al cervello?

 

 

  syessaun aaaaahttp://sport.gentside.com/insolite/decouvrez-la-course-a-pied-la-plus-dure-de-tous-les-temps_art44634.html