La Granfondo Santini e la leggenda di Stelvio e Mortirolo
Ci si può tranquillamente cominciare a pensare adesso, anche se mancano cinque mesi. Così ci si abitua, ci si prepara anche con lo spirito. Si perché le grandi salite in bicicletta si fanno soprattutto con le gambe e con il cuore ma anche con la testa. Parte tutto da lì. La centralina è quella, dà gli ordini, ti obbliga a spingere, ti impone di non mollare anche se i tornanti sembrano non finire mai e la strada impennarsi sempre di più, metro dopo metro. Stelvio e Mortirolo sono una leggenda. Da Coppi a Nibali ci sono passati tutti quanti e tutti quanti con le stesse smorfie di fatica. Sono come Wembley o il Bernabeu per chi gioca a calcio, Hockenheim o Le Mans per chi ha la velocità nelle vene. Per chi va in bici Stelvio e Mortirolo sono la via verso la gloria che si conquista arrivando fin lassù ma soprattutto saranno le due salite da affrontare nella prossima Granfondo Santini che si correrà il 7 giugno sulle strade dell’Alta Valtellina con tre percorsi tra cui scegliere. Mancano ancora cinque mesi ma si può già cominciare a fare qualche conto per una quarta edizione che certamente polverizzerà il record di 1300 iscritti dello scorso anno. Sono infatti già quasi mille gli atleti che hanno già bloccato il pettorale di gara e oltre il 60 per cento arriva dall’estero, che la dice lunga sul fascino di questa corsa. «Siamo estremamente soddisfatti dell’avvio della nostra granfondo poiché, pur non facendo attività mirata di promozione, siamo stati travolti da una grande massa di iscrizioni – commenta Paola Santini, che si divide tra gli impegni in azienda e la partecipazione all’organizzazione dell’evento – e questo conferma il valore della manifestazione, non solo sul mercato italiano ma anche oltre i confini nazionali». I tracciati sono di 60 e 137,9 chilometri, ma è soprattutto quello di 151,3 chilometri che rappresenta la prova clou, poiché i partecipanti dovranno scalare, a metà percorso, la celebre salita del Mortirolo. Comunque sia e quale sarà la strada che si sceglierà, non sarà facile per nessuno perché oltre alla partenza in comune dal centro di Bormio, i tre percorsi condivideranno l’arrivo al Passo dello Stelvio, una salita emozionante per arrivare al traguardo posto a 2758 metri di altitudine. Festa nella festa saranno poi i festeggiamenti dei cinquant’anni di vita della Santini che cadono proprio quest’anno. E sarà un anno importante per l’azienda bergamasca nata nel 1965 da un’intuizione di Pietro Santini che fondò il Maglificio Sportivo Santini partendo da una “costola” dell’azienda di famiglia. E così il maglificio Santini è diventato il maglificio Sportivo con lo sguardo però sempre puntato sul ciclismo. Oggi Santini è una ’azienda che esporta nei cinque continenti la tradizione del made in Italy originale, una definizione veritiera poiché tutti i capi di abbigliamento vengono ideati, sviluppati e confezionati in Italia, nello storico insediamento produttivo di Lallio. Cinquant’anni di maglie ( anche rosa) che da qualche anno stanno diventando tradizione anche nelle granfondo. Mancano cinque mesi …Ma ci si può tranquillamente cominciare a pensare adesso.
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SCHEDA MANIFESTAZIONE
Nome: Granfondo Stelvio Santini
Luogo: Bormio > Stelvio (provincia di Sondrio)
Edizione: Quarta
Percorso lungo: 151.3 km, 4058 m di dislivello – Bormio – Teglio – Mortirolo – Bormio – Stelvio.
Percorso medio: 137.9 km, 3053 m di dislivello – Bormio – Teglio – Bormio – Stelvio.
Percorso breve: 60 km, 1950 m di dislivello – Bormio – Sondalo – Bormio – Stelvio.
Partecipanti edizione 2014: 1.265
Sito web: www.granfondostelviosantini.com