Forrest Gump è un pescatore con gli occhi a mandorla
C’è qualcosa che lega la pesca alla maratona: la pazienza. Ce ne vuole per pescare ma ce ne vuole tanta anche per arrivare al traguardo. Infinita. Senza strafare, senza farsi mai prendere dall’euforia anche quando il benessere ti invade e ti pervade e accade sempre in una gara, senza rassegnarsi mai. Se no poi si paga tutto. Così, nella pesca e così nella maratona. E’ l’obbiettivo finale che conta, quello da non perdere mai di vista. Ore di corsa, ore di attesa, ore di silenzio soli con i propri pensieri concentrati sulla”preda” da catturare sia essa una trota poi da ributtare in acqua o una medaglia da mettere al collo. Così non sorpende che un pescatore si trasformi in ultra-maratoneta. Chen Penbin è un 37enne cinese che sognava di mettere su un’azienda di pesca sulle orme di suo nonno e di suo padre e che invece si è trovato per caso a diventare un fenomeno delle lunghissime distanze. Per caso, come sempre accade nella vita Dopo aver vinto una gara di flessioni ha deciso che era arrivato il momento di svoltare. Addio ami e lenze, si è messo un paio di sacrpe da corsa. Adesso ha cominciato un viaggio che lo porterà lontano. Una corsa di oltre 4.000 km per finire 100 maratone in cento giorni che ricordano ovviamenete la storia Forrest Gump che questa volta però ha gli occhi a mandorla. Ha già completato la prima gara di 42,195 km a Guangzhou, accompagnato per una parte da Yao Ming, ex stella Nba e ambasciatore della candidatura ai Giochi Olimpici Invernali del 2022. «Dopo aver vinto un paio di gare di resistenza, ho pensato che avrei potuto continuare farlo, non importa quanto lunga fosse la corsa- racconta-, Ho vinto con 438 flessioni in una gara e ho iniziato a prendere parte a tutti i tipi di competizioni di resistenza. Poi ho iniziato a correre…”. Non per soldi, non ci campa con la corsa. Nel 2014, dopo una corsa di 100 km al Polo Sud, è diventato il primo ad aver corso ultra-maratone in tutti i sette continenti. Yao Ming, ex centro degli Houston Rockets, ha detto che Chen è un gigante: “Ultra non significa solo lunga distanza, ma anche resistenza. E durante le 100 maratone Chen dovrà correre da solo per molto tempo. Mi ha ricordato Forrest Gump…». Chen correrà la sua seconda maratona domani, da Guangzhou a Dongguan, sempre nella provincia di Guangzhou. Poi la sua corsa continuerà: 4219 chilometri per attraversare le province di Fujian, Zhejiang, Shanghai, Jiangsu, Shandong, Hebei, Tianjin fino a Pechino il 10 luglio. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, chilometro dopo chilometro. Con pazienza, senza scoraggiarsi mai, come gli hanno insegnato suo nonno e suo padre che non hanno mai corso ma facevano i pescatori. E forse qualcosa vuol dire…