La maratona? Dire, fare, bere e dormire.
Dire, fare, baciare, lettera e testamento…Chi ha qualche anno ricorderà sicuramente che tra i giochi dei bambini di allora queste erano le penitenze. Si sceglievano tirando un dito della mano ad occhi chiusi e poi toccava pagare: fare qualcosa, dire qualcosa, oppure baciare…Lettera e testamento erano solo la scusa per darsi un po’ di botte o qualche schiaffone. Torna in mente questa cosa perchè anche alla vigilia di una maratona si coniugano tanti verbi all’infinito: dire, fare, riposare, mangiare ma soprattutto bere. Domani la 15 edizione della maratona sarà parecchio calda, soprattutto per la truppa di quelli che tanto veloci non vanno e arrivano intorno alle 4 ore. <Guarderemo il meteo e decideremo la strategia di gara domattina. Potremmo correre inrono ai 2.08 al chilometro…> ha spiegato Federico Rosa durante la la presentazione dei top runner stamattina all’Hotel Una di via Cusani. E se ha paura del caldo un manager come lui che con i keniani ha vinto tutto figurarsi gli altri…Così bere, anche se coniugato all’infinito, diventa quasi un imperativo. <L’idratazione è fondamentale nei giorni precedenti ma anche durante la gara- spiega il professor Enrico Arcelli nel suo libro “Voglio Correre”- Certamente varia a seconda del clima e della temperatura esterna ma alcuni enti come l’American College of Sport Medicine suggeriscono di bere da 400 a 600 millilitri di acqua nelle due-tre ore che precedono la gara. Questo in ogni caso non consente di avere depositi idrici aggiuntivi ma solo di porre rimedio agli eventuali stati di disidratazione perchè l’acqua in eccesso viene eliminata dalle urine. Questo non succede durante l’attività fisica: in particolare dopo il riscaldamento pre gara>. Bere prima e durante. E non solo acqua perchè con la sudorazione eccessiva si perdono anche i sali in particolare il sodio e il magnesio. Dire , fare bere e mangiare. Altro imperativo. “Inutile svegliarsi la mattina alle quattro per mangiare 200 gr di pasta- spiega ancora Arcelli- Un errore che alza inutilmente la glicemia e i livelli di insulina nel sangue, che impedisce di utilizzare i preziosi grassi utili, e di consumare presto molto glicogeno che non sarà più disponibile invece nei momenti clou della maratona. Meglio una leggera colazione all’ora giusta e poi da 50 a 60 minuti prima della maratona qualche gelatina a base di fruttosio>. Restano dire, fare e dormire. E qui ognuno coniuga i verbi come gli pare. C’è chi annuncia tempi e prestazioni magari sganassando un po’, chi fa esattamante il contrario perchè quando davanti a te ci sono 42 chilometri e 195 metri non si scherza e non è mai sicuri di niente e c’è chi dorme sereno tra sette cuscini. Però c’è anche chi la notte prima non chiude occhio. Perchè una vigilia è sempre piena di paure. E allora vale ciò che ti dice Gianni Poli, bevendo un caffè al marathon Village: <Consigli? Sono sempre i soliti. Ma chi sa cos’è una maratona alla fine sa cosa gli tocca. E sa cosa fare…>.