La fatica di correre…e di scrivere
Nulla capita per caso. C’è sempre qualcosa da prendere e riportare a casa. Così la presentazione di un libro che salta per un equivoco può diventare tutta un’altra cosa. E non è detto che non sia meglio . Diventa l’occasione per scambiare quattro parole veloci con Massimiliano Boni e capire che ciò che hai letto in “Solo per un giorno” , il suo secondo libro uscito pochi mesi fa pubblicato Edizioni ’66thand2nd’, è esattamente ciò che volevi sentirti raccontare. La maratona, la scrittura, la fatica di correre e di scrivere, la corsa che è il modo migliore per mettere in ordine i pensieri, la corsa che è passione ma che può diventare routine e quindi bisogna alimentarla. Proprio come scrivere. Perchè la scrittura va coltivata, seguita, altrimenti si avvizzisce. Serve linfa nuova ogni giorno. Ogni giorno anche solo una riga che poi è un po’ come allenarsi per una maratona. Nulla si improvvisa anche se così può sembrare. E un libro è sempre una sfida. Bisogna fare i conti con se stessi e contare sulle proprie forze per arrivare al traguardo che può essere una linea bianca sull’asfalto o la rotativa di una tipografia. Quarantadue chilometri e 195 metri che si possono misurare però anche nelle 170 pagine di <Solo per un giorno> . Correre e scrivere, fatica doppia o stessa fatica perchè <correre è come scrivere, è dissodare un terreno ingrato per renderlo fertile>. Massimiliano Boni queste cose le ha scritte e te le racconta con la passione e la misura che ti aspettavi. Ed è un piacere ascoltarlo. Perchè sono le stesse cose che pensi tu. Perchè non capita spesso di sintonizzarsi sugli stessi canali. Perchè fa sempre piacere quando le persone ti sorprendono. Perchè ci sarà ancora molto altro da dire. E perchè, banalmente, nulla capita mai per caso…