Carolina e il mondo al contrario
Questa sera Carolina Kostner pattinerà ad Asiago in uno dei tanti spettacoli di Ferragosto. Quello sa fare e quello fa. Così dopo Corvara e Pinzolo l’azzurra torna in pista in uno show che nulla c’entra con le sue gare. Quelle che non può più fare. E che siano cosa differente lo capisce anche chi il pattinaggio su ghiaccio fatica a distinguerlo da quello a rotelle. Per dirla tutta, e senza offesa, vedere Carolina pattinare nelle feste di paese fa anche un po’ tristezza, ma questo è un altro discorso. Ciò che invece deve far riflettere è che la procura Antidoping del Coni si sia presa la briga di aprire un nuovo fascicolo che potrebbe costare all’azzurra un’aggiunta di squalifica ai sedici mesi che si è già presa per aver coperto il suo ex fidanzato Alex Schwazer che faceva uso di Epo. E questa è storia vecchia. Qualche considerazione però va fatta. Possibile che con con tutto il terremoto che sta per travolgere l’atletica, con le audizioni su alcuni casi di doping nel biathlon e con chissà quali altre inchieste aperte l’Ufficio della procura trovi il tempo e forze per occuparsi di uno show sul ghiaccio di promozione turistica? Possibile che la Kostner che per anni è stata la faccia pulita dello sport azzurro ora sia da tenere sotto stretta sorveglianza? Possibile che un’atleta che non si è mai dopata sia stata condannata a sedici mesi di squalifica e ora rischi pure un’aggiunta? Possibile che Schwazer che l’ha messa nei guai invece abbia avuto uno sconto di pena? E infine è possibile che la Kostner, che col doping nulla c’entra, non possa più neanche pattinare per la sagra di una valle mentre Schwazer, reo confesso e pentito, ora giri nelle scuole per spiegare ai ragazzi cosa si deve e non si deve fare? Sembra il mondo che gira al contrario. E probabilmente lo è…