Triathlon: comandano carabinieri e poliziotte
Riccione porta bene ad Alessandro Fabian e ad Anna Maria Mazzetti. Anche quest’anno viene da dire. Sono loro infatti i nuovi campioni italiani di triathlon sulla distanza sprint e ribadiscono i titoli conquistati lo scorso anno. Ancora carabinieri e poliziotte sui gradini più alti del podio a conferma di quanto le strutture militari siano oggi un punto fermo dello sport azzurro e non solo nel triathlon. Fabian e Mazzetti davanti a tutti ma non è stata una passeggiata perchè, come aveva detto il carabiniere azzurro alla vigilia, “una gara secca non si sa mai come va a finire…”. E soprattutto perchè, pian piano, dietro ai due azzurri in tanti crescono e e se la giocano fino agli ultimi metri cercando di rendergli la vita un po’ più complicata. Magia dello sport. Magia di 3200 triatleti al via in due giorni di gare che sono un colpo d’occhio che deve far riflettere. Tanti, tantissimi. Ma il campionato italiano su distanza sprint di Riccione è uno di quegli appuntamenti che contano, di quelli che valgono una stagione. E così, dopo il successo dell’edizione passata, il Triathlon Duathlon Rimini , con il Direttore Gara Alessandro Alessandri, torna a far segnare numeri da record, a testimonianza dela grande fiducia che ripone in questo team il movimento nazionale. Fabian e Mazzetti, si diceva. Due vittorie attesse ma per nulla scontate. E così è stato. Il carabiniere azzurro che ha chiuso la gara in 58minuti e 17 secondi ha lottato spalla a spalla fino a un paio di chilometri dal traguardo con Luca Facchinetti del TT Ravenna che ha chiuso in 58’26”. Sprint per la terza piazza, dove a spuntarla è stato Delian Stateff (Fiamme Azzurre) che ha chiuso in 59’10” mettendosi alle spalle di soli tre secondi l’altro carabiniere Daniel Hofer. Gara tiratissima anche tra le ragazze con Anna Maria Mazzetti che ha dovuto faticare non poco per avere ragione di un’ottima Alice Betto al rientro dopo un infortunio al tendine d’Achille. Le due poliziotte se la sono giocata fino all’ultimo quando la Mazzetti (1h03″40′) è riuscita a taggiungere e superare nella frazione di corsa la Betto (1h04″71) che fino ad allora aveva fatto gara solitaria. Terza a una ventina di secondi Angelica Olmo del Cus Pavia. Ma oggi a Riccione era anche giorno di paratriathlon che qui chiude una stagione che ha visto andare in scena sette tappe in quattro differenti regioni d’Italia. Grandi sfide che confermano campioni che diventano sempre più competitivi anche a livello internazionale. Vittoria nella categoria PT5 maschile per Manuel Marson che ha monopolizzato il circuito tutto l’anno e che si conferma qui a Riccione indiscusso dominatore. Ottime anche le prestazioni di Giovanni Achenza tra i PT1, e Michele Ferrarin, fresco campione del mondo PT2, che riconferma la propria leadership anche in Italia. Vince nella PT3 Luigi Zanetti. Nella PT4 Gianfilippo Mirabile, al suo primo anno agonistico nel paratriathlon dopo una carriera nell’atletica paralimpica, monopolizza la gara e batte Gianluca Cacciamano, vincitore però dell’intero circuito. Giovanni Sasso ritorna da una buona prestazione a Chicago e qui a Riccione fa vedere la propria classe e conferma un’ottima crescita tecnica. Tra le donne Serena Rondina si impone su Nicoletta Palli vincendo la tappa riccionese per la categoria PT4. Rita Cuccuru non può che vincere quest’ultimo appuntamento di circuito e confermare la propria leadership in Italia. Domani seconda giornata: con il campionato italiano staffette e la coppa Crono.
FOTO: Tiziano Ballabio (http://tizianoballabio.com/)