New York, maratona keniana
Stanley Biwott vince la maratona di New York. Una maratona da “sbadiglio” ( e da dimenticare per gli azzurri) dove il keniano, secondo un anno fa a Londra, si è imposto in 2h10’34 davanti al connazionale Geoffrey Kamworor (2h10’48) e all’etiope Lelisa Desisa (2h12’10). Trionfo keniano anche in campo femminile: Mary Keitany è salita sul gradino più alto del podio per il secondo anno di fila vincendo in solitaria con il tempo di 2h24’25. Seconda l’etiope Asefelech Mergia (2h25’32«) davanti all’altra keniana Tigist Tufa (2h25’50»). Nona l’azzurra Anna Incerti (2h33’13) che ha fatto la sua gara regolare perdendo dopouna decina di chiloemtri il ocntatto con le prime: “Che faticcia! – il commento della maratoneta delle Fiamme Azzurre sul sito della Fidal – Ad un certo punto mi sembrava che la salita non finisse mai. Dal trentesimo chilometro in poi è stata veramente dura. Era la quindicesima maratona della mia carriera e sapevo che non era qui che dovevo stare a pensare al cronometro, ma malgrado sentissi le gambe sempre più scariche non ho mai pensato di mollare. Non potevo non finirla”. La Keitany è la prima atleta a centrare la doppietta a New York dopo l’exploit della britannica Paula Radcliffe nel 2007 e 2008. Non benissimo gli azzurri. Anzi male. Il campione europeo in carica Daniele Meucci, che era in forse alla vigilia per un’indisposizione, è rimasto con il gruppo dei migliori fino a pochi chilometri prima della mezza poi ha dovuto alzare bandiera bianca, costretto al ritiro. Anche per Andrea Lalli non è stata un Nycm da mettere in bacheca. Il molisano allenato da Stefano Baldini, ha corso davanti ma ha dato spesso la sensazione di essere in difficoltà e ha perso definitivamente contatto con i migliori dopo il 35 chiloemtro finendo la gara in retrovia in 2h17’12 all’undicesimo posto. Secondo degli italiani si piazza invece un ottimo Carmine Buccilli che finisce in 2h23’48” nonostante fosse arrivato a New York non proprio come si augurava: “Poche ore al via della maratona che ho sempre sognato di correre- aveva scritto sieri sul suo profilo di Facebook- e sarei voluto arrivare a questo appuntamento in altre condizioni psico-fisiche ma non sempre va tutto come si vorrebbe…”. Però è andata e meglio forse di come anche lui stesso si potese aspettare. Terzo degli azzurri Stefano Scaini. Va così in archivio l’edizione numero 45 della New York City marathon che ha visto al via stamattina dal ponte di Verrazzano che collega Staten Island a Brooklyn oltre 50mila atleti.