Un record per i bimbi farfalla
Quattromila giri di pista in 35 ore, 11 minuti e 6 secondi sono mille chilometri. Precisi. Sono il nuovo record che finisce nel Guinness dei primati. Ma sono soprattutto l’ennesimo atto di amore che Anna Mei dedica ai Bambini Farfalla, affetti da Epidermiolisi Bollosa, la rara malattia genetica della pelle per cui ancora non ci sono cure. La campionessa milanese cresciuta in una famiglia di sportivi ( suo nonno Vincenzo fu uno dei primi maestri di tennis in Italia e capitano della squadra di Coppa Davis ne gli Anni Trenta) e oggi insegnante di «motoria», pedala da sempre per questo. Una missione la sua. E anche questa volta i mille chilometri in pista, sull’ abete siberiano di Montichiari a Brescia, lo stesso anello magico dove un anno e mezzo fa aveva ritoccato il record del mondo sulle 24 ore dell’americana Seana Hogan, inanellando 2955 giri e 738,851 chilometri, servono a far parlare di questa malattia, a smuovere qualcosa. Tutto in un giorno, come da Milano a Bari. Più o meno. E ora ancora di più. Ha cominciato a pedalare sabato sera ed ha finito stamattina quasi senza mai fermarsi, se non per mangiare, per tirar fiato ogni tanto e per risistemare la bici quando serviva. Millle chilometri a 28,42 di media. Un’impresa che non servirebbe neppure spiegare. Ma va raccontata. Va sempre raccontato ciò che fa Anna Mei. Per tanti motivi. Perchè la sua è una storia di volontà e determinazione, di fatica, di sacrifici e di buoni motivi. Uno su tutti. Con Debra Südtirol Onlus, e con il suo team Asd Sportnelcuore Cycling l’insegnante milanese è da sempre al fianco dei Bambini Farfalla. Con le sue imprese fa sì che se ne parli ma raccoglie anche fondi. Li aveva raccolti anni fa correndo a Busto Garolfo per aiutare il piccolo Mattia e lo ha fatto tante altre volte ancora. Anche due giorni fa quando durante il suo record, si è svolta una maratona di spinning realizzata con Fispal che l’ha ad arrivare in fondo ma ha permesso soprattutto di raccogliere soldi per le cure. Cosa si pensa mentre si pedala per un giorno e mezzo su una pista? «Non pensa a nulla- mi aveva raccontato la Mei un anno e mezzo fa dopo il record del mondo- O almeno ci si prova. Ci si concentra su ciò che si sta facendo cercando di tenere sgombra la mente da tutto ciò che possa distrarti. In verità poi i pensieri girano e rigirano. E io mi ritrovo spesso a recitare poesie, a ripetere strofa dopo strofa il 5 Maggio o alcuni pezzi della Divina Commedia. Ma a volte prego. L’Ave Maria mi aiuta a respirare e mi fa bene al cuore…»