Il triathlon? Anche indoor
Negli Stati Uniti ci sono un’ottantina di eventi a stagione. Ma Gli Stati Uniti sono gli Stati Uniti e poi sul triathlon indooor ci ha messo il cappello il marchio Ironman che non è proprio un dettaglio. Da noi invece si comincia adesso. Domattina alle 9 e mezzo per la precisione nel super centro sportivo dei Glicini a San Secondo di Pinerolo in provincia di Torino. Un “test event”, come si dice in questi casi, che sembra una scommessa ma non lo è affatto perchè a muoversi non sono solo due associazione sportive come Life Lab Milano e Qualitry che nel triathlon hanno tradizione, ma anche la Fitri, la federazione italiana triathlon e l’ Asi l’ente di promozione sportiva italiano riconosciuto dal Coni. Come sempre si nuota, si pedala e si corre ma cambiano un po’ di cose. “Cambia inazitutto che si gareggia in strutture sportive chiuse- spiega Piergiorgio Orla, uno degli organizzatori- E questa è una chanche in più per chi vuole cominciare. Il triathlon indooor nasce proprio per questo, per cercare di avvicinare a questa disciplina chi magari ha qualche paura perchè non ha mai nuotato in acque libere o non ha mai corso in bici su strada fianco a fianco con altri atleti. Non solo però. Cambia lo scenario ma lo sport e la fatica restano gli stessi dell’outdoor quindi la possibilità di gareggiare al chiusa diventa anche l’occasione per “viziare” un po’ i triatleti che hanno così la possibilità di non interrompere la loro stagione ad ottobre…”. Nuoto, corsa, bici come sempre. Più o meno. Si parte in vasca ma solo in due per corsia, ognuno tenendo il lato destro in modo da evitare contatti, poi si passa a pedalare su una bici da spinning e alla fine si corre su un tapis roulant. ” Non viene tenuto il conto dei chilometri ma solo del tempo- spiega Orla– Dieci minuti per il nuoto, trenta per la frazione in bici e venti per quella di corsa. E anche questo rientra nella filosofia promozionale dell’indoor perchè non si vuole creare l’ansia della distanza, ognuno fa ciò che riesce a fare nel tempo a disposizione, non ci deve essere la paura di non riuscire a finire. Alla fine vince chi in quel tempo ha percorso una distanza maggiore…”. Si comincia a Pinerolo con un evento aperto ai tesserati Fitri ma anche a quelli dell’Asi e poi il triathlon indoor comincerà a muovere i primi passi tastando il terreno. “Si è un po’ così- spiega Orla– Si comincia con questio test event per poi provare a portare gli eventi in altre città e in altre regioni. Le prossime tappe saranno sicuramente a Milano dove stiamo prendendo contatti con alcune strutture che già hanno team di triathlon importanti a livello nazionale e con altre regioni. Le richieste ci sono. Ne abbiamo avuta anche una dal Molise, da una squadra di Campobasso…”