Egregio dottor  Ruzzo, la ringraziò per le belle parole su di me. Io amo l atletica e il mondo dei master che sono la parte piu grande della FIDAL e sono portatori dei migliori valori dello sport.Ma non sono d accordo che l’ atletica sia un altra cosa. Molti di noi sono ex atleti anche grandissimi come l amico rimpianto Ottavio Missoni e molti sono presidenti o allenatori di società di atletica per ragazzi e giovani a cui cerchiamo di trasmettere l’ amore per se stessi e il rispetto degli altri e delle regole. Ci alleniamo quasi ogni giorno come i piu giovani campioni olimpici e ci confrontiamo con i pari a livello mondiale. Ad Ancona a fine marzo ci saranno gli Europei venga a trovarci..Ho parlato e portato sul palco tutta la Fidal perché insieme si migliora e si superano le difficoltà.
Suo, Giuseppe Ottaviani M100

Caro Ottaviani, innanzitutto complimenti. Due cose mi hanno colpito vedendola l’altra sera sul palco dell’Ariston al di là della sua forma fisica. Il fatto che ogni giorno lei ceni o pranzi con una piatto di insalata e che non rinunci alla curiosità di capire e di cercare la spiegazione a tutto ciò ce le accade intorno. Lo faccio anche io e chissà mai che mi porti un giorno ad arrivare alla sua età nelle meravigliose condizioni in cui ci è arrivato lei. Ciò detto io non volevo assolutamente offenderla o sminuire ciò che lei e molti come lei fanno nelle gare master. Ci mancherebbe. La mia era solo una riflessione sulle condizioni dell’atletica in generale. E mi lascia sinceramente un po’ perplesso il fatto che oggi l’atletica che sale sul palco del Festival lo faccia solo grazie ad un signore di cento anni. Convenga con me che per un movimento che da qualche tempo non centra più una finale e che rischia di passare quasi inosservato alle prossime olimpiadi di Rio, non è un bel segnale. Tutto qui. Il resto è una grande ammirazione e una grande invidia per ciò che lei riesce a fare e l’augurio che riesca a farlo ancora per molto ancora. Per altri cent’
anni si dice in questi casi? E diciamolo….