Milano marathon, lo sport non si ferma
Un minuto di silenzio nella magnifica sala Alessi di Palazzo Marino e poi lo sport prova a fare ciò che deve fare e può fare. Prova a riportare un briciolo di normalità in una mattina che normale non può essere e prova a far finta che tutto sia normale. Che poi è l’unica risposta che si può dare a chi questa normalità ci vuole portar via e forse un po’ ci invidia. Così nei prossimi giorni la Gand Wevelgem, così domenica il 3 aprile il Giro delle Fiandre, così la maratona di Milano presentata stamattina sono il modo per illudersi che che le logiche dei nostri giorni non siano quelle dove può essere spaventoso trovarsi in un aeroporto o nelle stazione di un metrò. Anche per caso o per una maledetta coincidenza del destino. Maratona quindi. A Milano. Che si correrà la stessa domenica in cui le Fiandre festeggeranno il loro Giro che è la festa di un Paese e di un popolo. Milano Marathon numero sedici. Più di tre lustri, un pezzo di storia che con Milano è stata d’amore e di odio e ora sembra finalmente diventata passione. “Milano Marathon è motivo di grande orgoglio per l’amministrazione comunale, un evento internazionale al cui interno convivono le mille sfaccettature della nostra città- spiega l’assessore allo sport Chiara Bisconti– Il nuovo percorso accresce ancora di più il valore della manifestazione, per tutti i cittadini e per gli atleti che il 3 aprile correranno per infrangere un record personale o che si metteranno in gioco con amici e familiari per una buona causa”. Buona causa che mai come quest’anno porta il nome di Fabrizio Cosi, il capitano dei Podisti da Marte scomparso a ottobre, che per questa maratona (e non solo) si è battuto con tutte le sue energie: “Quest’anno le iscrizioni alla Relay Marathon potranno essere effettuate solo ed esclusivamente tramite le 65 organizzazioni non profit (ONP) partner del Charity Program . spiega infatti Andrea Trabuio, responsabile mass events di Rcs sport– che è dedicato proprio a Fabrizio” . Che così ci sarà, come c’è sempre stato. Come da tradizione tracciato veloce e quest’anno limato ancora un po’ per cercare un record che deve essere “lavoro” da professionisti che per quello corrono e si allenano. Gli altri a ritmo lento, che è come dovrebbe essere quando si fanno i conti con una vita di lavoro, di figli e di altre occupazioni. Come da tradizione, anche questa edizione vedrà il Marathon Village nel piazzale di Palazzo Lombardia. “Da anni ormai ospitiamo il Marathon Village proprio al Palazzo della Regione, riservando uno spazio di 2.200 mq per gli atleti, che potranno ritirare qui il pettorale e il pacco gara” spiega Antonio Rossi, Assessore Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia che sarà al via con Juri Chechi alla Europ Assistance Relay Marathon per sostenere la Onlus Dianova. E come da tradizione anche la diretta tv che dopo Rai e La7 passa ancora di mano. La Milano marathon numero 16 quest’anno sarà trasmessa infatti sulle frequenze di Fox Sports (canale 204, Sky) a cominciare dalle 10.00: “Siamo felici di essere il broadcaster ufficiale di una manifestazione così importante e la faremo vivere ai telespettatori in un modo unico- spiega Marco Foroni, anni fa fantastica ala destra, oggi di direttore di Fox Sports- Proveremo a stare dentro la gara con Stefano Baldini, medaglia d’oro di Atene 2004, che affiancherà Nicola Roggero per raccontare la maratona in modo coinvolgente per i telespettatori”. Blanka Vlašić, saltatrice in alto con diversi ori olimpici e mondiali nel suo palmares, sarà testimonial di prestigio. Prende la scia di Haile Gebrselassie che lo scorso anno aveva dato il suo ok al nuovo percorso e aveva anche corsa una frazione di staffetta. Campioni. Esempi di un mondo straordinario capace di stupire con gesti che rimangono nella storia. Poesia dello sport che prova a raccontarci una normalità che mai come questa mattina andiamo cercando…