Roma, la manita di Alex
Dopo il saluto di papa Francesco che ha dato il suo benvenuto ai maratoneti al termine della recita del «Regina Coeli» in piazza San Pietro,sono ancora Kenya e Etiopia a trionfare all’Acea Maratona di Roma, ma il primo sigillo della giornata è tutto italiano e ha il sapore dell’impresa storica. Alex Zanardi, il 49enne ex pilota e ora atleta paralimpico bolognese, ha centrato il quinto successo a Roma (2010, 2012, 2013 e 2014 gli altri) con un tempo stratosferico, 1:09.15. Una “manita” che dà la dimensione esatta del carattere e della voglia di stupire, soprattutto se stesso, di Zanardi che ha corso polverizzando il precedente record che già gli apparteneva (1:11.46 nel 2012). Questa la cartolina della 22^ Acea Maratona di Roma, che oggi, in via dei Fori Imperiali, ha visto al via oltre 14.000 runners provenienti da 115 nazioni e circa 50.000 partecipanti alla Roma Fun Run di 4 chilometri. Al traguardo della maratona sono arrivati 13.831 atleti oltre 2.000 atleti in più rispetto all’anno scorso: 2315, per la precisione. A vincere la gara maschile è stato l’esordiente keniano Amos Kipruto, 23 anni, con il tempo di 2:08:12, il miglior risultato dell’anno sulla maratona in Italia e il settimo di sempre sul traguardo di via dei Fori Imperiali. Alle sue spalle, l’etiope Birhanu Addissie Achamie (2:09:27) ed il suo connazionale Dominic Ruto (2:09:28); il migliore degli italiani è Martin Dematteis, 11esimo in 2:18:20. Tra le donne si è imposta la 22enne etiope Rahma Tusa, che ha tagliato il traguardo in 2:28:49. Seconda la sua connazionale Mulu Melka Diro (2:29:59), terza l’algerina Kenza Dahmani (2:33:53); appena giù dal podio l’azzurra Giovanna Epis, quarta (2:38:20). Giorgio Calcaterra ha corso a lungo con il gruppo delle prime donne e nel finale ha chiuso 18° in 2:30:16. Tante le storie finite bene. A cominciare con quella di Migidio Bourifa, l’ex maratoneta azzurro che era partito per ultimo e puntava a rimontare e superare quanti più atleti possibili per sostenere un progetto di solidarietà in Myanmar in collaborazione con l’associazione Cesvi, ha tagliato il traguardo al 164° posto (2:55:43 il suo tempo). Alla fine è riuscito a superare ben 14.031 maratoneti partiti prima di lui. Ma al via c’erano anche Laura Coccia, ex atleta paralimpica della velocità e attualmente deputato alla Camera, che dopo che lo scorso anno aveva concluso la stracittadina di 4 km, quest’anno è riuscita a correre fino al 6° km, partendo con i maratoneti. E poi Franca Fiacconi, l’unica atleta italiana capace di vincere la maratona di New York (nel 1998) e prima anche a Roma nello stesso anno, che ha corso con Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega agli affari europei, e i due hanno tagliato i insieme in 3:33:23. Al via c’erano anche Josephus Camille Stephan Wijnands, ambasciatore d’Olanda in Italia, che è riuscito a tagliare il traguardo dopo 4:12:42 e Tyre Lady (la “signora pneumatico”) maratoneta originaria di Singapore che vive in Inghilterra, che ha corso l’intera gara con un copertone di circa 8 chilogrammi legato intorno alla vita, per scoraggiare l’utilizzo della plastica monouso. Angelo Squadrone, il pisano che con i suoi 86 anni è il partecipante più anziano ed è il campione europeo in carica su 10.000 metri e mezza maratona della categoria superiore agli 85 anni, ha concluso in 7:08:14.