Trail, dalla Majella alla Patagonia
Si finisce in Patagonia che dal Cile all’Argentina, da qualsiasi parte lo si prenda, è davvero un bel finale. Il trail running K42 Marathon series finisce sempre in Patagonia perchè laggiù, nel Sud del mondo, tutto è cominciato più o meno sette anni fa. Da allora il K42 si corre in otto nazioni e in tre continenti e quest’anno per la seconda volta anche anche da noi per una classica che è già diventata classica anche in Abruzzo, tra le montagne “cortesi” del Parco nazionale della Majella. Patagonia o no, chi ha la fortuna di salire da quelle parti la magia che sanno regalare le cime dove spazi e silenzi si dilatano, forse non è abituato a conoscerla. E val la pena di farlo con un trail da circolino rosso sul week end del 9-11 settembre. Per gli appassionati delle corse che si arrampicano ma anche per gli altri. Per i motivi di cui si è detto prima e perchè questa é l’unica prova italiana del circuito E’ la seconda volta che il K42 si corre sulla sui sentieri sterrati della Majella e sarà il comune di Sant’Eufemia a Maiella in provincia di Pescara, il cuore di una gara che farà parte anche del Mountain and Trail Running gran prix sotto l’egida della Fidal. Si corre sulla distanza della maratona ma non solo. Un po’ per fare promozione, un po’ per non negare anche ai meno preparati la gioia di correre in posti intatti visto che la caratteristica di questo circuito che spazia dal Brasile al Marocco, dalla Spagna al Cile è proprio quella di valorizzare il territorio nel rispetto dell’ambiente e i dei valori sportivi di una prova fisica non estrema ma che permette di apprezzare la corsa in ambiente off-road. E infatti si corre sui che ricalcano in parte il celebre Sentiero dello Spirito, uno degli storici itinerari del Parco Nazionale della Majella: questi sono i luoghi di papa Celestino V e degli Eremiti, dove i vasti pianori in quota si alternano a imponenti e selvaggi canyon. I concorrenti della K42 lasceranno gli 878 metri della partenza per toccare i 2.061 metri del Monte Morrone, per poi valicare il Passo San Leonardo e rientrare a Sant’Eufemia, passando per altri tre comuni, ovvero Caramanico, Sulmona e Pacentro. Un tracciato che è prima di ogni cosa, un’emozione “naturalistica” perché si attraversano paesaggi di fasce climatiche differenti e gli habitat naturali di diverse specie. E sul podio i vincitori vivranno un sogno. Infatti i primi assoluti delle classifiche maschile e femminile avranno la possibilità di volare a Villa la Angostura in Argentina dal 18 al 20 novembre per partecipare alla tappa conclusiva del circuito, gareggiando a fianco dei migliori trail runner a livello mondiale, ma soprattutto potranno correre nello scenario da favola della Patagonia insieme ad altri 2.000 appassionati.