Formula bici, il ciclismo va in fuga…
C’è un ciclismo che si stacca e un altro che prova ad andare in fuga. “Più sicurezza, la possibilità di porsi come interlocutore qualificato con le amministrazioni comunali, uno standard di qualità alto che valga il prezzo del pettorale ma soprattutto l’idea che si possa correre una granfondo con lo spirito che non sia quello dei fissati, depilati e agonisti a tutti i costi. Ma con la voglia di pedalare, di divertirsi e di fare qualcosa che ci faccia star bene….”. Gianluca Santilli, responsabile del settore amatoriale della Federazione italiana e l’organizzatore della Granfondo ciclistica di Roma, dopo quella della Bikeconomy lancia una nuova sfida. Lancia Formula Bici, una associazione che raccoglie 13 organizzatori di importanti eventi ciclisti ( Chianti Classic, Giro Sardegna, GF Campagnolo Roma, GF La Campionissimo, GF Cooperatori, GF Fausto Coppi, GF Gimondi, GF Stelvio Santini, GF Strade Bianche, L’Eroica, Maratona dles Dolomites, Sportful Race e per la mountain bike Dolomiti Superbike) e che vuole diventare un punto di riferimento nel mondo dell gare amatoriali che ormai sono diventate infinite e non sempre all’altezza. “Sì il progetto a grandi linee è questo- racconta Santilli– e l’obbiettivo è di far fare al ciclismo delle grandi gare amatoriali un salto di qualità definitivo ponendosi come interlocutore autorevole nei confronti di amministrazioni, istituzioni, politici, produttori, per tutto quanto concerne il cicloturismo e la ciclo-mobilità urbana». Le linee guida fissate da Formula Bici sono chiare, tendono a scremare un movimento dove molto spesso oggi si improvvisa e , soprattutto quando si parla di sicurezza, dove non è più ammissibile nessuna improvvisazione: “Ciò che è successo in una granfondo siciliana ad Agrigento dove il traffico non era stato chiuso e ci sono stati dei morti non deve più succedere- spiega Santilli- La sicurezza quando si parla di manifestazioni sportive ciclistiche deve essere il primo punto nell’agenda degli organizzatori”. Impossibile non essere d’accordo. Ma Formula Bici andrà oltre. Le gare che entreranno a far parte di questo circuito avranno per così dire un bollino di qualità, che garantirà standard qualitativi di primo piano, assicurazioni, facilità nelle iscrizioni, un cartello ufficiale di fornitori, una centrale di acquisto che permetterà di ottenere agevolazioni con i produttori e con gli sponsor. «Il progetto è decisamente importante ed è significativo che operi sotto il cappello della Federazione Ciclistica insieme a quello degli Enti di Promozione Sportiva- ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò– Far crescere le granfondo e le attività del ciclismo per tutti è un obbiettivo encomiabile ed è importante anche che l’iniziativa serva ad evitare situazioni, ad esempio, come quelle delle due maratone, prima e terza in Italia, di Roma e Milano che per il 2017 hanno scelto la stessa data». Per Renato Di Rocco, presidente di Federciclismo, l’iniziativa servirà a mettere un po’ di ordine in un movimento dove troppo spesso ognuno pensa per sè: «E’ encomiabile che un gruppo di organizzatori pensino non solo al proprio evento, ma mettano in primo piano gli sforzi per arrivare ad una sintesi per il futuro ed il bene del ciclismo amatoriale e per tutti. É importante trovare un denominatore comune per chi interpreta il ciclismo a diversi livelli. È fondamentale privilegiare la salute e la sicurezza di chi va in bici e non solo a livello agonistico». Formula Bici ha anche un comitato scientifico di cui fanno parte appassionati di ciclismo ma soprattutto “tecnici” con esperienza di gestione degli eventi e dell’ordine pubblico come Matteo Piantedosi, vice direttore generale della Polizia di Stato, e Roberto Sgalla, capo delle specialità di Polizia, entrambi con la passione del ciclismo che scorre nelle vene. “Ci sono le persone che servono- conclude Santilli– e soprattutto c’è l’entusiasmo che ci vuole. Elementi indispensabili per creare quello che vuole essere un club virtuoso a cui chiunque può dare un contributo per far crescere questo tipo di ciclismo. Che deve avere qualità e certezze, altrimenti rischia di perdersi…”