Scanno, cuore olimpico
Lo chiamano l‘Olimpico del cuore perchè il lago di Scanno ha quella forma lì…Ma è solo un caso, non è quello il motivo. Chi non conosce gli Abruzzi e Molise, che una volta erano una Regione sola, forse può solo immaginare. C’è spazio, ci sono i silenzi di una terra che sa essere ospitale, ci sono le montagne, c’è l’acqua c’è un mondo che, soprattutto nell’entroterra, ha conservato la sua storia, le sue case di pietra antica, i suoi pastori, le sue immagini e le sue usanze che spesso possono sembrare fuori dal tempo. Pedalare da queste parti da Passo Godi alla salita di San Francesco che scavalla le regioni tra Alfedena e Pizzone non è mai banale. Ci sono posti che più di altri che sembrano fatti apposta per il triathlon. Perchè nuotare, correre e pedalare è un movimento sempre uguale ma che cambia, si trasforma e può diventare un’altra cosa quando la cornice è d’autore. Così è stato la settimana scorsa in Molise, nel Triathlon dell’Orso a Castel san Vincenzo, così sarà sabato a Scanno dove è previsto il sold-out di atleti in una sfida che diventerà una classica. “Siamo fatti di acqua, che siano lacrime, che sia sudore, che sia mare, che sia lago l’acqua è la cura per tutti i mali- è scritto su una delle locandine che annunciano il Triathlon Olimpico di Scanno– l’acqua risveglia il tuo corpo e trasforma il tuo cuore, bracciata dopo bracciata. L’acqua è la prima via di redenzione del tuo corpo, l’acqua ti riporta ad uno stato di coscienza felice, l’acqua è vita, l’acqua sei tu…”. Ed è forse un richiamo all’origine. Così basta tuffarsi nelle acque di Scanno entrare in la sintonia con le montagne, con i due parchi Parchi Nazionali che stanno intorno e con una natura ancora intatta. Forse anche con se stessi. Scanno e Villalago sono due borghi storici. Tra i più belli d’Italia, scrivono le guide, ma le guide non trasmettono emozioni. E allora per rendersi conto di dove si è capitati bisogna nuotare, provare a pedalare su quattro giri della gara che portano su è giù tra le strade che collegano i due paesi, correre in quello che gli organizzatori chiamano un urban trail e che porta ad attraversare il centro storico di Scanno e anche la parte più antica del borgo. Si parte alle quattro. ” Si parte scaglionati a nuoto, una decina alla volta secondo i propri tempi- spiegano gli organizzatori- Perchè vogliamo che ognuno nuoti in serenità e non si faccia prendere dall’ansia. E così pensiamo anche di creare meno ingorghi con le scie nella frazione ciclistica. Ci aspettiamo che ognuno sia onesto con se stesso… “. Si parte alle quattro e poi si va verso la sera. Che qui diventa una festa, fatta di sorrisi e di racconti, magari davanti ad una buona birra del Borgo che da queste parti dicono sia fatta apposta per gli sportivi. Che diventa una cartolina da godersi tra le luci del tramonto che si specchiano in un lago che ha davvero la forma del cuore. Ma é solo un caso…