Pirata sulle bici a Lodi: preso
Applausi, ma non perchè l’hanno preso e arrestato. Applausi e anche alcuni commenti per fare il tifo per chi, un paio di giorni fa a Camairago, nel Lodigiano, ha travolto una ventina di ciclisti ferendone otto di cui uno di quarant’anni che ha subito anche un delicato intervento chirurgico alla spina dorsale e ora rischia di rimanere paralizzato. Applausi ad un tentato omicidio, perchè di ciò si tratta. Applausi senza pensare a ciò che si scrive o si dice, perchè sui social ormai si mettono “mi piace” anche sulle tragedie e si scrive tutto ciò che passa per la testa, spesso il peggio. Così se i ciclisti viaggiano in gruppo meritano di essere investiti. E non importa se poi, per una cosa così, ci sono morti e feriti. Allora se spesso ( perchè va detto capita spesso) i ciclisti fanno gli arroganti in mezzo alla strada, meno male che ogni tanto arriva qualcuno che ha il coraggio di tirali giù. Che gli dà una lezione, così imparano. Che fa giustizia sommaria, perchè non bastano vigili e carabinieri che, a chi pedala non rispettando le regole, diano le sonore lezioni che servono. Così finisce in una guerra assurda tra chi pedala e chi accelera per travolgere chi pedala. Il giovane che due giorni fa ha fatto ciò che ha fatto sulla Provinciale 27 è un ragazzo di 29 anni, che di mestiere fa l’operatore sanitario e che era al volante sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. E’stato rintracciato e arrestato dai carabinieri ed ora è in una cella del carcere di Cremona. Domani verrà interrogato e proverà a raccontare cosa è successo su quella strada. Poi verrano formalizzati i capi di imputazione. E intanto, in questa storia folle che da qualsiasi lato la si prenda è una tragedia, c’è qualche idiota che non sa fare di meglio che applaudire…