Swimrun, la Otillo del Lago Maggiore
Poche ore e il sogno di Diego Novella diventerà realtà. La prima volta di Swimrun Cheeers, che poi è correre e nuotare, correre con la muta e nuotare con le scarpe da running, correre e nuotare avventurandosi tra laghi e montagne, correre e nuotare quasi all’infinito e poi gioire, esultare per la sfida comunque portata a termine e brindare con una buona birra, meglio se artigianale e prodotta negli stessi luoghi dove poche ore prima si è faticato e sudato. Senza l’assillo della vittoria, senza l’assillo del crono, del personale da migliorare: vince chi arriva fino in fondo, vincono tutti quelli che tagliano il traguardo, vince anche l’ultimo anzi, forse vince di più… Swimrun Cheers, che si corre domani sul lago Maggiore, è un po tutto questo. Un evento sportivo e un evento gastronomico diventato realtà̀ grazie alla pazzia e passione di un gruppo di folli con la fissa di gare così che nel Nord dell’Europpa sono già storia e tradizione. Si nuota e si corre tra le tre Isole Borromee, Stresa, Baveno, Feriolo, Lago di Mergozzo, Pallanza e l’Isolino di San Giovanni. E sarà l’ultima frazione Swim, giro antiorario dell’Isolino di San Giovanni, a vedere in acqua in canoa anche Carlo Tacchini appena rientrato da RIO a pagaiare al fianco degli atleti. Sport e buon cibo, come da tradizione. E così anche a Verbania Pallaza Swimrun Cheers sarà l’inizio di una due giorni di festa, un vero e proprio festival del cibo da strada occasione per scoprire ed assaggiare un’inifinità di birre artigianali. “Cheer FoodAround” porterà oltre 50 etichette di birra artigianale da Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, con i birrifici presenti e il banco di assaggio Around the Beer. E accanto alla birra artigianale non mancherà il cibo, con un’area allestita per proporre uno Street Food di qualità, con prodotti del territorio e tanto pesce di lago. Protagonisti i ristoratori di Verbania, tra cui Massimiliano Celeste, chef stellato del Ristorante Il Portale, Marco Zonca dell’Osteria del pescatore e Cooperativa pescatori alto verbano, Piergiorgio Gironi dell’Osteria degli Specchi, Marcella Ruschetta del ristorante Le Colonne, Andrea Nassa del Bar Sursum Corda, Francesco e Massimiliano del Bar Bavara e Michela Calciati del Ristobar di Villa Giulia. Ma per chi parteciperà alla gara il ristoro finale dovrà sudarselo. E non sarà una passeggiata. La Swimrun è gara tosta. Prima in Italia per lunghezza e tipo di percorso, prende ispirazione dalle gare che nascono in Svezia e nella versione IRON prevede: la partenza alle ore 7 a Verbania Pallanza (ed arrivo), passando per il Golfo Borromeo, l’Isola Madre, l’Isola dei Pescatori, l’Isola Bella, Stresa, Someraro, Baveno, Feriolo, Fondotoce, Mergozzo ed arrivo a Verbania Pallanza: 17 frazioni per circa 40 Km totali (8 frazioni di corsa per circa 30 km e 9 frazioni di nuoto per circa 10 km). La versione SHORT un percorso da 27,500mt con partenza da Baveno, Villa Fedora alle ore 8, (4 frazioni di corsa per circa 20 Km e 4 frazioni a nuoto per circa 7 Km). Non c’è una classifica finale, perché la vera vittoria è finirla e poter gridare “io l’ho finita!”, ma non solo. Il “finisher” non riceverà una medaglia ma una scheggia di marmo di Candoglia, usato per costruire il Duomo di Milano, perché è da Mergozzo che proviene; il territorio è in primo piano fino alla fine. “Questa scelta è in linea con una delle particolarità di questo sport- spiega Diego Novella organizzatore della Swimrun Cheeer ed uno degli atleti più forti in circolazione in questa specialità- Tempo e performance contano poco, contano la passione e lo spirito che poi mi hanno conquistato nel 2014 quando ho partecipato alla mia prima gara …” Cominciò tutto una quindicina di anni fa in Svezia con una scommessa fatta da due amici che avevano alzato il gomito. Andiamo da qui a là…Solo che da qui a là c’erano 26 isolotti di un arcipelago da superare, 10 chilometri di acque libere da attraversare e 65 chilometri da correre tra boschi, rocce e montagne… Così cominciò la Otillo Swimrun che poi è diventata una sfida, una moda ed oggi è campionato del mondo. Iscriversi alla gara di Utö Värdshus vicino a Stoccolma è come vincere alla lotteria, perchè c’è un popolo che smania per avere un pettorale e i posti (limitati) spariscono in meno di un’ora dal momento in cui sul sito si aprono le iscrizioni. Da quelle parti è già storia, da noi si comincia domani…