Armstrong in cattedra, peggio che in gara?
Lance Armstrong parteciperà alla settima Conferenza annuale del Triathlon Business International il prossimo 22 gennaio a Dallas, in Texas. A casa sua quindi. Nella sala conferenze dell’Hotel Fairmont, il sette volte vincitore del Tour dibatterà con Dan Empfield, editore di Slowtwitch.com , una rivista specializzata, e con altri esperti come il Ceo di USA Triathlon Rob Urbach, Sam Renouf di Active Network, e la campionessa paralimpica Melissa Stockwell, sul futuro degli sport di resistenza e sulla sua esperienza che nello sport è partita proprio dal triathlon. “Sono appassionato del mondo endurance da quando ero bambino- ha spiegato il texano- e sarà un emozione parlare di triathlon condividendo esperienze e informazioni di uno stile di vita come il multisport”. Verranno trattati argomenti importanti per il futuro di uno sport in crescita come il triathlon: dalla globalizzazione ai nuovi mercati come quelli latini e afroamericani, dalle tecnologie alle nuove frontiere degli allenamenti, a come gestire le gare e il ciclo economico di un evento e la loro crescita. Triathlon Business International è un’organizzazione fondata da un gruppo di aziende leader che da anni promuove il triathlon negli Stati Uniti e non solo. La Conferenza annuale è un appuntamento importante e la presenza di Lance Armstrong tra i relatori apre il dibattito. Nulla contro il texano che ha pagato più di altri un conto salato, che ha barato ma è stato primus inter pares o forse solo il più forte inter pares. Ma, come sempre, pare un po’ ipocrita da parte delle autority statunitensi vietare con uno zelo persecutorio qualsiasi tipo di gara ad un atleta che ormai è tutti gli effetti un ex e permettere però che partecipi a convegni dove si discute si dibatte sul futuro di uno sport. Ipocrita e forse anche più dannoso perchè fa più danni un cattivo maestro su uno scranno che non un atleta al capolinea in gara. Se, come tutti dicono, Armstrong è il doping, il programma di doping più sistematico che sia mai esistito, il demonio fatto persona credo sia piùpericoloso con un microfono in mano che non su una bici a pedalare….