Gli Oh bej, la Butterfly e i ciclisti nervosi…
A Milano i ciclisti sono spesso nervosi. Anche a Sant’Ambrogio che è il giorno della prima della Scala e oggi di Madama Butterfly. Ma non solo Puccini perchè San’Ambrogio a Milano sono anche Gli Oh Bej! Oh Bej! fiera di artigiani che da sempre annunciano il Natale. Oggi un po’ meno, perchè sulle bancarelle si trovano anche gli elettrodomestici, ma una volta sulle bancarelle degli Oh Bej c’era davvero la storia dell’artigianato lombardo. Un grande mercato che prima occupava tutta la zona della Basilica intorno a Sant’Ambrogio e che, da qualche anno ha traslocato tra Parco Sempione e Castello Sforzesco. E il giro parco Sempione, Triennale, Arena, Castello Sforzesco è il giro classico di moltissimi runner milanesi. Poco più di tre chilometri frequentati all’alba, nella pausa pranzo e dopo il lavoro. Un mini-circuito lungo il quale si incontra di tutto e ci si incontra perchè, ad ogni ora, le facce sono sempre le stesse. Ultimamente, da quando il Comune di Milano ha costruito la pista ciclabile, il giro del parco è diventato luogo di litigi frequenti, tra runner e ciclisti non corre buon sangue. Chi corre invade la pista e chi pedala sbraita, s’arrabbia e spesso insulta. A ragione, anche se basterebbe un po’ di buonsenso da tutte e due le parti perchè molti runner corrono educatamente a destra e i ciclisti, se non ne facessero una questione di principio, ci passerebbero comodamente. Ma più passano gli anni più il buonsenso diventa merce rara soprattutto in una città che va sempre di fretta e dove la sensazione è che sia sia sempre un po’ tutti contro tutti. E quando ci sono gli Oh bej poi tutto si complica. Per correre bisogna zigzagare tra le bancarelle e la gente a caccia di regali. Tra frittelle, caldarroste e incensi. Bisogna evitare chi passeggia con i pacchi, i bimbi che mangiano lo zucchero filato e i ciclisti che sbucano all’improvviso imprecando al Natale. E non solo al Natale. Imprecano, insultano e minacciano. E provano anche a venirti addosso, quasi a segnare un territorio. Come fanno i cani che però sono molto più educati…