Moonlight sull’Alpe, beati gli ultimi
Non so se sia più affascinante correre d’inverno o d’estate sull’altopiano dell”Alpe di Siusi. Certo è che la Moonlight Classic che il 10 febbario a Compatsch si correrà per la undicesima volta è una sfida che vale un racconto. Non solo perchè è di notte, perchè c’è la luna piena, perchè con gli sci da fondo ci si arrampica e si scivola nel cuore dell’Alpe. Ma perchè è una festa, di fiaccole e di luci che si allontano rischiarando le piste, perchè è un happening bianco ma tanto colorato dove alla fine vincono e si divertono tutti tra birre, salsicce e balli riscaldati da enormi ceppi di legno accesi come stufe sotto le stelle di un cielo che brilla. Dove la fatica è la solita gioia, però affogata da un pentolone di vin brulè e illuminata da una luna piena che più piena non più chiara non si può. La Moonlight quest’anno entra a far parte del calendario Euroloppet, il circuito che riunisce sotto un’unica “bandiera” le più importanti ski marathon del fondo in programma in Europa. Un riconoscimento che non serviva ma che regala prestigio a questa gara e la proietta tra gli eventi top di stagione. Lo scorso anno, perchè non c’era la neve che si aspettava, si corse sull’unico percorso da sedici chilometri. Bello, veloce, tecnico quanto serve per chi vola sugli sci stretti, complicato per chi invece ha più familiarità con le scarpe da running o con i pedali di una bici che non con attacchi e bacchette. Quest’anno invece si potrà scegliere tra due i percorsi entrambi in tecnica classica ed entrambi ormai collaudati: uno impegnativo di 30 km e uno più abbordabile di 15 . Dopo il via, alle 20.00 davanti alla Caserma dei Vigili del Fuoco, il percorso prenderà come sempre la via dell’hotel Ritsch per poi piegare verso la Malga Sanon. Al km 7 si toccheranno i 1910 m del Wolfs Bühl (Col del Lupo) per rientrare verso Ritsch, dove il “Corto” devia verso il traguardo di Compatsch. Il “Lungo”, invece, proseguirà per la Punta d’Oro: su, fino ai 2.030 m della GoldKnopf (km 17), per poi scendere verso Spitzbühl e affrontare gli ultimi chilometri che portano allo striscione d’arrivo. E lì saranno applausi, sarà tifo, sarà sprint tra i più veloci e saranno coppe e medaglie. Ma saranno anche salsicce. Al collo degli ultimi che qui però ultimi non sono mai…