Bonatti, c’era una volta la montagna
Storie di Montagna. Storie di imprese e di uomini che hanno scritto pagine indimenticabili ed eterne in immagini e racconti. Storie che mercoledì 8 febbraio allo Spazio Oberdan rivivono perchè si torna a parlare di montagna con uno speciale omaggio a Walter Bonatti. Sarà infatti dedicato a lui il primo appuntamento di «Montagne stories», un calendario di serate a tema ideate da Meridiani Montagne e realizzate in collaborazione con Radio Popolare, Cineteca Italiana e Cai Milano. Immagini d’epoca, musiche dal vivo, testimonianze inedite rese disponibili dalla Cineteca Italiana e dal periodico di Editoriale Domus che a Bonatti ha dedicato un’intera monografia che racconta una delle sue incredibili avventure, la traversata delle Alpi. Tra il 14 marzo e il 18 maggio 1956, Walter Bonatti e il tenente degli alpini Lorenzo Longo con alcuni compagni che via via condividono tratti del percorso da Stolvizza nella Alpi Giulie a Monesi, ai piedi del Colle di Nava, senza mezzi meccanici, facendo affidamento solo sulle loro gambe riescono a portare a termine l’intera traversata in soli 66 giorni, percorrendo 1795 chilometri e coprendo 73mila metri di dislivello. «Qual è l’alpinista che non è rimasto affascinato dalle eplorazioni polari?- scrive Bonatti pochi giorni dopo il suo arrivo- Come sperare di abbracciarne un giorno l’orizzonte se non con l’immaginazione? Ecco così ho vissuto anche io la mia esperienza polare in una traversata scialpinistica delle Alpi che per me vale molto di più…».Una avventura che diventa presto un’impresa raccontata con enfasi antica dai giornali dell’epoca. Un’avventura che mercoledì sul palco dell’Oberdan, seguendo le tracce di Bonatti permette di capire come, in sessant’anni, sono realmente cambiate le nostre montagne che non sono solo le stazioni turistiche, non solo solo Cortina o Courmayeur ma sono le tanti valli dimenticate e spopolate, sono una cultura e i lavori o che non esistono più, sono le linci, gli orsi e i lupi che si avicinano alle case…