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C’è il lago, ci sono le montagne e quindi le salite, c’è un percorso sterrato ma ben battuto perfetto per girarci attorno. Castel San Vincenzo,  un bel paesino in provincia di Isernia dove il parco d’Abruzzo sconfina in Molise, è il posto perfetto per correrci un triathlon.  Ma perfetto davvero, più di quanto si possa immaginare. Gareggiare qui  è diverso. Perchè siamo al Sud,  perchè sono più intensi i colori dell’acqua, perchè cambia la luce, c’e aria “fina”, c’è uno spazio  sorprendente per chi è abituato a fare i conti con le vie congestionate delle città, c’è un silenzio che permette di ascoltare rumori a cui non siamo più abituati come quello del vento, tanto per citarne uno. Talmente perfetto che il  Triathlon dell’orso che si correrà sabato e domenica 8-9 luglio è ormai diventato quasi una tradizione grazie all’intuizione di  Marco Orioni vicepresidente del Roma Triathlon,  che conosceva un posto che altrimenti non si trova visto che è nato da queste parti. A Rionero Sannitico, terra di ciclisti e di giri d’Italia, terra di salite mitiche come quella del Macerone che taglia in due un paesino di montagna a più di mille metri dove c’è ancora qualcuno che fa il  pane con le patate, la ventresca di maiale e le “pezzelle” con il ferro sulle braci dei camini. Un giorno di qualche anno fa Orioni deve aver pensato  che quel lago e quelle strade che aveva quasi sotto casa erano il posto perfetto per nuotare, correre e pedalare. E così è stato.  Un triathlon da queste parti è un evento che va al di là dei numeri e  per questo alla società organizzatrice Roma Triathlon va fatto un grande applauso perchè la sfida vera è portare lo sport in una zona che di questi eventi bisogno  per crescere e non morire.  Da queste parti c’è tutto quanto serve per la vacanza perfetta. Luoghi, storia, tradizioni, buon cibo e ottima accoglienza. C’è una abbazia benedettina che lascia senza fiato, ci sono scavi sanniti portati alla luce dalle università inglesi, c’è un Museo della seconda Guerra mondiale  a Rocchetta al Volturno che è tra i più importanti d’Italia. Manca la cultura che fa di un territorio  meraviglioso una meta turistica. E lo sport, ma ovviamente non solo lo sport, può essere il grimaldello perfetto. Così un triathlon è ciò che serve. Due giorni di gare con un programma ricco che negli anni ha aggiunto sfide alla sfida olimpica che resta il “clou”, come si usa dire per i grandi eventi. Sabato si tuffano i più giovani, i giovanissimi, gli  esordienti in un super sprint aperto anche agli age group, domenica tocca all’olimpico tanto affascinante quanto impegnativo perchè da queste parti le strade s’impennano spesso e non fanno sconti. Se poi farà caldo, com’è giusto che faccia a luglio, il piatto è servito. Ma è un piatto che vale la pena di assaggiare. Per scoprire qual è l’emozione di correre un triathlon in terra molisana, nelle verdi acque di san Vincenzo, tra le montagne dove osano gli orsi. Che ci sono davvero. Per questo si chiama così’…http://www.triathlondellorso.it/