monfePiù di 300 chilometri ciclabili, otto tappe con partenza e arrivo in corrispondenza delle linee ferroviarie, tre province, tanti castelli e paesaggi e due miti del ciclismo,  Fausto Coppi e Marco Pantani. Sull’onda del successo della tappa del Giro D’Italia del centenario, è nato in Piemonte un progetto cicloturistico, dal Monferrato al Santuario di Oropa, proposto dall’Atl di Biella e di Alessandria in collaborazione con i Comuni di Biella e Castellania che da un lato c celebra il turismo in bici, sempre più diffuso e in linea con le nuove tendenze, moderno, slow, rispettoso dei luoghi , e dall’altro racconta la storia di un territorio valorizzandone i prodotti paesaggistici ed enogastronomici. Proprio per promuovere la fruizione del territorio in bicicletta, negli ultimi anni sono nati in Piemonte progetti sia per ciclisti esperti, sia per pedali più slow e persino per il format famiglia in una logica di rete e di sistema, con collaborazioni e iniziative comuni che favoriscono la scoperta di più province tra loro vicine e comunicanti. Uno degli strumenti messi a disposizione del turista-ciclista è il portale www.piemontebike.eu, realizzato anni fa dalla Regione Piemonte sotto il coordinamento dell’assessorato al turismo di Novi Ligure e, in particolare dedicato ai percorsi in bici del basso Piemonte e recentemente aggiornato, potenziato e cresciuto, sino a avere, per la provincia di Alessandria, percorsi per tutti i tipi di pedalata e di ciclista, ma anche servizi e facilities che necessitano per questo tipo di turismo, dai punti noleggio e dalle strutture ricettive bike friendly. ”Questo itinerario trova nel lavoro di squadra e nella  capacità di fare sistema tra settori e territori differenti il proprio punto di forza – sottolinea Antonella Parigi, assessora regionale a Cultura e Turismo – un’iniziativa che dimostra ancora una volta il dinamismo della nostra regione in ambito turistico e quanto il settore possa ancora crescere nell’offerta, in particolare nell’ambito del cicloturismo e di tutto il comparto del turismo ‘slow”’. ”Una tappa storica – aggiunge l’assessore regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris – ripercorsa con il centesimo Giro d’Italia, che viene riproposta a livello amatoriale, a conferma di quanto il  ciclismo sia uno sport popolare, che contamina tutti di passione e promuove con efficacia il territorio”. Ogni tappa ha partenza e arrivo in una città servita dalle linee ferroviarie. E per ogni località attraversata sono segnalati non solo i punti d’interesse storici e artistici ma anche le strutture ricettive a misura di cicloturista, in grado di offrire servizi dedicati per chi si muove in bicicletta.