Aru e i francesi si incazzano…
Potrebbe diventare anche un giochino divertente. Tra quanti giorni i colleghi francesi decideranno di dedicare una foto in prima pagina a Fabio Aru? Si accettano scommesse. E più passano i giorni più il jackpot si fa interessante. Ieri , nonostante la maglia gialla, nulla. Niente foto, niente richiami, niente di niente. Ma un scusa buona c’era visto che Romain Bardet, ha vinto la tappa. Vuoi mettere? Avremmo ( forse) fatto la stessa cosa noi se al Giro il francese avesse indossato la Rosa ma Aru fosse arrivato primo sullo Stelvio. Prova contraria non c’è ma il beneficio del dubbio va concesso. E anche oggi un’ottima scusa c’è. Nel giorno della festa nazionale primo sul traguardo è Warren Barguil, che nella tredicesima tappa la Saint-Girons – Foix di 101 km si mette dietro Contador, Land e Quintana e diventa l’eroe della giornata. Come se avesse preso da solo la Bastiglia. Così tutta la scena è sua e ci sta. Così apre i siti dell’Equipe e domani si conquisterà foto e titoli delle prime pagine francesi. E i nostri? Anzi il nostro Fabio Aru? Pedala e controlla. Pedala e si mette sulle ruote di chi cerca di fargli la festa. Pedala e tiene duro. Con calma. Resiste (da solo) agli attacchi di Froome e compagnia e si gode il suo secondo giorno in giallo. Più o meno come ieri, senza grandi patemi d’animo e con un sorriso sincero che però ai francesi va un po’ di traverso. Gli italiani in testa al Tour ai cugini non piacciono troppo. Si sa. Ma non è cattiveria, sono fatti così: s’incazzano. E’ tutto un complesso di cose ed è troppo facile scomodare Paolo Conte. In fondo ci rispettano, ma le balle un po’ gli girano…