Hawaii, Degasperi c’è
Alessandro Degasperi quando serve c’è. C’è sempre. Nelle gare che contano, nei momenti importanti della stagione , nelle sfide che non si devono sbagliare. E oggi a Nizza l’appuntamento era di quelli da non perdere. Perchè era la prima volta, dopo l’attentato di un anno fa, che sulla Promenade des anglais tornava una gara sportiva internazionale e perchè l’Ironman France all’atleta della Val di Fiemme poteva regalare il pass per i mondiali di Kona. Il “Dega” è arrivato puntuale. Con una gara perfetta, senza errori, che lo ha visto andare forte in acqua e in bici e poi “volare” in maratona con un 2:43:38, un tempo che gli ha permesso di scalare posizioni fino ad agguantare lo spagnolo Eneko Llanos per lasciarlo letteralmente sul posto negli ultimi chilometri per tagliare il traguardo in seconda posizione in 8:36:18 alle spalle del belga Frederik van Lierde, che dopo i successi del 2011, 2012 e 2013 quest’anno ha calato il poker chiudendo la gara in 8:31:31. Terzo il francese Denis Chevrot in 8:49:42. Ma, al di là degli avversari, Degasperi ha fatto la gara che doveva fare. Per qualificarsi a Kona sarebbe anche bastato un quarto posto ma non era il giorno di fare conti. Da Nizza a Kona in un bis mondiale che questa volta farà tesoro dell’avventura dello scorso anno. Che premia il carattere e la costanza di un atleta che non fa proclami, che va per la sua strada, che è una garanzia ed un bel modello per tutto il movimento. Un sogno che si avvera per la seconda volta, ma forse, più che di un sogno, sarebbe meglio parlare di progetto perchè nello sport, a certi livelli, nulla cade dal cielo se non si pianifica. Una bella soddisfazione ma anche una bella responsabilità forse anche più dell’anno scorso quando le cose non andarono forse come il Dega aveva sperato: ” Ho pagato il prezzo della prima esperienza- aveva raccontato dopo il traguardo- Ma non mi sarei ritirato per nessun motivo. Ho inseguito questa finale per due anni quindi avevo l’obbligo di provarci fino in fondo, credendoci sempre fino all’ultimo. Così ho dato il meglio di me, lottando fino alla fine per tutti i miei tifosi, per gli amici e per la mia famiglia, per non deludere innanzitutto me stesso e tutti coloro che mi sono stati vicini seguendomi fino alle tre di notte…». Un anno fa. Sembra ieri ma tra qualche mese si replica. E Alessandro Degasperi c’è. C’è sempre quando serve. Anche alle Hawaai. Anche quest’anno.