Due ironman in un giorno: a chi giova?
Due Ironman in un giorno solo. Il 24 settembre l’Italia sarà l’ombelico del triathlon di lunga gittata con la prima edizione dell’Ironman Italy che si disputerà a Cervia e quella storica di Elbaman che si corre ormai da ventitrè anni tra le acque e sulle montagne dell’Isola d’Elba. Due ironman in un giorno solo sono nello stesso tempo un’abbondanza ma anche uno spreco. Un’abbondanza perchè, nonostante la concomitanza le due gare sono entrambe sold out, 2500 iscritti in Romagna, 920 in Toscana, segno di un movimento e di uno sport che per i grandi giornali sportivi (e non) resta di nicchia ma che in realtà sta crescendo nei numeri e nella considerazione. Uno spreco perchè due ironman nello stesso giorno qualcosa l’uno all’altro tolgono, inutile negarlo. Se non nel numero degli iscritti, che in effetti non sarebbe cambiato di nulla anche se le due date fossero state distanti qualche mese, sicuramente nella percezione dei due eventi. Nessun raffronto, non è questo il punto. L‘Ironman di Cervia sarà L’Ironman di Cervia con tutta l’organizzazione, il contorno e lo show che questo genere di manifestazione si porta a corredo in giro per il mondo e che ne ha fatto un modello di business e di marketing degno di analisi. L’Elbaman è l’Elbaman, garà a sè, dura, rodata, mitica nel passaparola che porta e riporta a Marina di Campo ogni volta affezionati e nuovi adepti, riconosciuta e premiata dalla rivista americana Triathlete tra le dieci più belle al mondo. Due Ironman, due storie diverse insomma. Diverse e distanti anche come filosofia. Ma due ironman nello stesso giorno sono un po’ come due maratone nello stesso giorno. Come Roma e Milano che da qualche anno (e anche per i prossimi anni) fissano il via la stessa domenica in calendario. Che è una mezza follia e non “giova” come dicevano i pretori dell’ antica Roma quando dovevano decidere se una norma del codice aveva o meno dato buona prova e doveva essere tenuta o riscritta. Non giova perchè sembra una sfida, un dispetto, il segnale confuso di uno sport che accavalla i suoi eventi incapace di programmarli e di programmarsi. E non giova neppure dal punto di vista della comunicazione perchè lo spazio che i due ironman faticosamente riusciranno a conquistarsi tra le brevi degli sport minori se lo dovranno anche dividere…