Sanremo dal triathlon alla maratona
Alla fine il sollievo che non ti aspetti è quello della doccia calda ai Bagni Morgana. E fa piacere dopo il temporale del giorno prima, l’acqua caduta tutta notte e il vento che arriva dal mare e non dà tregua. Spazza la pista ciclabile, il litorale e anche la passerella azzurra all’uscita della zona cambio che non sta ferma neppure con i chiodi piantati sull’asfalto. Spazza la corsa dopo il giro di boa in fondo al porto. Spazza un triathlon corso con il naso all’insù, a inseguire previsioni e maltempo che flagella tutta la Riviera e, più in giù, fa disastri e anche parecchie vittime. Qui a Sanremo va di lusso, anche se la pioggia fa saltare tubo dell’acquedotto poche ore prima del via e blocca la via Aurelia a un paio di chilometri dall’imbocco del Poggio. Sembra un’altra vita rispetto all’anno scorso quando si boccheggiava, l’acqua del mare era un brodo e giudici avevano vietato la muta per tutti. Sembra un altro mondo con gli spruzzi del mare sui frangiflutti e le onde anche dentro la barriera che protegge la baia che di solito è una piscina. Ma nonostante l’allerta meteo e qualche nuvolone nero che però resta alla larga sulle montagne l’Olimpico di Sanremo va in porto. Ed è un bel sospiro di sollievo per chi è in plancia di comando: “Anche quest’anno abbiamo dovuto gestire alcune emergenze- spiega l’organizzatore Daniele Moraglia– Prima l’allerta meteo arancione, poi la rottura dell’acquedotto e la strada chiusa dai vigili del Fuoco. Un fiume di fango sulla ciclabile che abbiamo dovuto ripulire in tutta fretta per permettere il passaggio in sicurezza della gara. Però la macchina organizzativa ha funzionato bene, come ha funzionato benissimo la collaborazione con lo staff del Comune di Sanremo e con i vigili. Egregio è stato anche il lavoro dello staff del Gruppo Cozzi Parodi, in particolar modo quello di Portosole che ci ha ospitato per 3 giorni…”. Trecento ragazzi che si sono giocati la finale del Circuito Nord Ovest, duecento triatleti arrivati da otto nazioni sulla distanza olimpica in un week end che alla fine ha dato sostanza ad un evento che è ormai una “classica” di questo sport e che ha il suo fascino indiscusso. Dal Poggio all’Aurelia tornando verso la città questa infatti è terra di ciclismo e di grandi storie di ciclismo. E d è bello pedalarci dentro. Elia Mozzachiodi e Camilla Magliano hanno bissato la vittoria della passata edizione in una gara tirata che si è decisa, neanche a dirlo, proprio sui tornanti della discesa che spesso decide la Milano Sanremo. Va in archivio la sedicesima edizione dell’Olimpico ma Sanremo, che per il prossimo anno ha vinto la candidatura di capitale europea dello sport, non chiude i battenti. Il triathlon lascia infatti spazio alla corsa che il 10 dicembre vedrà la prima edizione della Maratona. Quarantadue chilometri sulla pista ciclo pedonale del Parco Costiero Riviera dei Fiori che offriranno gli scorci più suggestivi del Ponente Ligure. Sarà una giornata dedicata ai runner anche con una 10 km e con la Family Run di 3 km sul porto di Sanremo
LE CLASSIFICHE
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