Acquaticrunner, sfida mondiale
Correre e nuotare, sembra facile. Correre e nuotare che però non è solo correre e nuotare ma molto di più. Perchè si nuota con le scarpe e spesso perchè si corre con la muta e con il pullbuoy attaccato ad una coscia. Lo swim-rum è un mondo a parte. Non c’entra con il nuoto, non c’entra con il triathlon o con la corsa. Non c’entra neppure con l’acquathlon. Fa storia a sè e comincia a farla anche da noi. E quest’anno sarà una storia ancora più importante perchè l’Acquaticrunner che si correrà il 16 settembre 2018 a Grado sarà pure Campionato del mondo Individuale e si accetteranno solamente 250 atleti ( di cui 50 tramite idoneo curriculum sportivo) che potranno registrarsi a partire da Sabato 25 Novembre 2017 su www.aquaticrunner.com. Un mondiale non per caso. Che cade in occasione dei cento anni dalla fine della Grande guerra e che questa edizione di Aquaticrunner in un certo senso ricorderà nuotando e correndo proprio nelle zone il conflitto ebbe inizio. Infatti alle 3 del mattino del 4 Maggio 1915, il cacciatorpediniere Zafiro lanciò l’attacco contro il confine Austroungarico su Portobuso, seconda bocca di porto che si attraversa dopo circa 9 km dalla partenza. “Dopo oltre un secolo le nazioni in guerra oggi gareggiano e condividono la passione per lo sport- spiegano gli organizzatori- questo è stato uno dei motori trainanti che ci ha spinto a volere il Mondiali nel 2018”. Il percorso per la prima volta rimane invariato, questo perché il Mondiale dev’essere fatto su un tracciato rodato e sicuro. Per 4 edizioni l’arrivo è cambiato. Nel 2014 si arrivava a Grado, nel 2015 a Lignano Sabbiadoro, nel 2016 a Lignano Riviera e nel 2017 a Lignano Pineta. Aquaticrunner è stata la prima gara di swimrun al mondo ad essere disputata in acque calde, ma anche la prima individuale, al contrario delle sorelle nordiche che si fanno a coppie. Matteo Benedetti e Francesco Degano, XTriM Sports ASD, iniziarono a pensare alla gara nell’estate del 2012, ma per problematiche inerenti a permessi e sicurezza ci vollero ben due anni perché la stessa vide la luce. “La data di gara cambia ogni anno dato che essa dipende dalla natura- spiegano- infatti vanno studiate attentamente le maree assieme alle fasi lunati e il basso di marea, questo per per evitare le correnti troppo forti. La laguna è come un sacco che si riempie e si svuota, maggiori sono i flussi entranti ed uscenti e maggiori sono le correnti che arrivano oltre i 6 nodi. Si deve trovare il cosiddetto perirono ”della felle” ovvero il fermo di marea”. Inoltre la data dipende anche dalle nidificazioni della beccaccia di mare e del fraticello, specie tutelate all’interno della zona speciale protetta che la gara attraversa.