Nibali da Oscar
Gruppo compatto ma è sempre Vincenzo Nibali che piazza lo sprint. Questa volta, in abito da sera, senza bisogno di andare in fuga e di scattare. Serata di gala per il ciclismo azzurro, nella Notte degli Oscar di TuttoBici che ieri sera, nelle sale dell’Hotel Principe di Savoia, ha visto sfilare campioni di oggi, di domani e campioni che hanno scritto la storia di questo sport. Un parterre de roi avrebbe commentato il grande Adriano de Zan con lo squalo di Messina premiato per una stagione che lo ha sempre visto davanti: terzo al Giro, secondo alla Vuelta e dominatore con una fuga perfetta a pochi chilometri dall’arrivo di un Lombardia da incorniciare. Ma è stata soprattutto una grande festa di ciclismo con l’ex presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, il presidente Federale Renato Di Rocco, il ct Davide Cassani, il direttore del Giro Mauro Vegni, l’olimpionico Marino Vigna e Riccardo Magrini tra gli ospiti. Con grandi ex come Gibo Simoni e Paolo Savoldelli, quattro Giri D’Italia messi insieme, testimonianza di un ciclismo azzurro che dettava legge. Con Serena Autieri e Justine Mattera tra le presenze del mondo dello spettacolo. E con i premiati, vere «star» di una serata condotta da Lucia Blini e Andrea Berton che hanno fatto gli onori di casa. Una grande festa per chiudere la stagione e premiare i protagonisti: dagli Esordienti fino ai professionisti. Vincenzo Nibali ha conquistato il premio per la quinta volta in carriera che poi sarebbero sei se si conta anche il riconoscimento che ha messo in bacheca quando ancora era Juniores nel lontano 2002: «Ho sempre avuto questo premio nel cuore spiega Vincenzo, che si sta godendo gli ultimi giorni di tranquillità prima di rimettersi al lavoro perché premia il corridore più continuo della stagione, quello capace di essere protagonista da febbraio a ottobre. Mancavo da due anni e ne sentivo la mancanza. Anzi, vi confesso che nelle ultime settimane seguivo con attenzione maniacale l’evolversi della classifica, con il buon Diego Ulissi che incalzava Ma questa volta la sfida l’ho vinta io». Accanto a lui la bicampionessa italiana Elisa Longo Borghini, la pluricampionessa mondiale ed europea Letizia Paternoster, il campione continentale Michele Gazzoli, il bielorusso Aliaksandr Riabushenko e il trentino Andrea Toniatti per le categorie Under 23 ed Élite, gli allievi Eleonora Gasparrini e Andrea Piccolo, gli esordienti Francesca Barale, Manuel Oioli e Dario Igor Belletta. E Paolo Slongo cui è stato consegbnato consegnato l’Oscar quale miglior deisse dell’anno.