Il branco di Chiaiano, lo sport è un antidoto?
“Sono branchi che si mettono insieme, che eludono anche la sorveglianza dei genitori, forse assenti, e si rendono protagonisti di questi atti vili e di inaudita violenza» spiega Antonio De Iesu, il questore di Napoli, cercando di tracciare un identikit della banda di quindicenni che ieri hanno aggredito e malmenato senza un apparente motivo un gruppo di coetanei all’esterno della metropolitana di Chiaiano tra cui un ragazzo che è finito in ospedale e a cui è stata asportata la milza. Degrado sociale, culturale, criminali che crescono ma magari anche adolescenti che per evadere dalla noia e dalla paranoia dei loro smartphone menano le mani o danno fuoco a un povero clochard pensando che sia un gioco o un videogioco dove la morte e solo un game over senza conseguenze. Contesti particolari è ovvio, non è sempre così. Ma che mondo è? Forse quello che ci attende e che in un certo senso ci siamo costruiti delegando in troppi casi il ruolo di genitori, educatori, intrattenitori, maestri e allenatori ad una tecnologia che annienta gli adulti, figurarsi gli adolescenti. Servirebbe che i ragazzi facessero sport per evitare tutto questo? Evidentemente no perchè non basta e sarebbe troppo facile ma forse aiuterebbe se non altro perchè lo sport (qualsiasi) li sfianca e forse, sottolineo forse, avrebbero meno voglia e meno energie da impiegare in bravate o veri e propri atti criminali. Ma lo sport insegna. Quanto la famiglia e la scuola se non di più. In uno spogliatoio spesso s’impara in fretta a vivere, a rispettare i compagni di squadra, a dar loro un mano in campo e non solo in campo, si capisce che la solidarietà è un valore ma conviene anche perchè si vince e si perde tutti insieme. In uno spogliatoio s’imparano le regole, si apprezza il valore di una consegna, si capisce chi comanda e quanto a volte sia necessario che qualcuno dia degli ordini. Chiacchiere? Forse. Però chi cresce facendo sport qualche valore in più se lo porta appresso. Qualsiasi. Partecipare, competere, vincere, perdere tutti verbi che tanti adolescenti di oggi sarebbe utile iniziassero a coniugare. Da soli o perchè qualcuno glielo spiega. Magari non i genitori che tra le tante cose che sono tenuti a fare per far crescere i loro ragazzi forse questa è l’unica ( o una delle poche) da cui dovrebbero astenersi. Sport come antidoto alla violenza? No, ma di certo un’ottima vaccinazione…