Fucecchio, la mezza fa tredici
Ventuno chilometri e spiccioli dalle parti di Fucecchio fanno una mezza maratona che quest’anno fa tredici. Che è sempre stato un numero fortunato pensando al Totocalcio, alla schedina dei sogni che ti svolta la vita un po’ come correre. L’Atletica Fucecchio e il Gs Pieve a Ripoli stanno lavorando per consegnare anche quest’anno una sfida di primo piano che sarà anche tante altre sfide insieme in un contenitore di sport dove c’è un corsa per tutti. Dal campionato regionale Uisp, al 7° campionato nazionale donatori di sangue Fratres, alla 8° Walking guidata dalla campionessa mondiale di marcia Milena Megli; dal campionato regionale Criterium alla prima staffetta di mezza maratona divisa in due, alle non competitive di 5 e 10 chilometri, alle corse per le scuole di un chilometro e mezzo. La Mezza Maratona Città di Fucecchio che si correrà domenica 25 febbraio è caratterizzata da una sequenza di leggeri saliscendi tra il centro storico e le contrade del Palio come Porta Bernarda, Porta Raimonda, Querciola, Ponte a Cappiano, Ferruzza e Borgonovo. Nasce nel 2006 da un’idea di Ivano Libraschi presidente dell’Atletica Fucecchio e di Fabrizio Bachini ex presidente del G.S. Pieve a Ripoli per regalare alla città di Indro Montanelli e del Palio un’attrazione in più. E così è stato. Tredici anni che hanno visto gareggiare da queste parti campioni provenienti da ogni dove ma soprattutto più di 500 bambini. Oltre 30mila gli atleti tra cui quasi tutti i grandi maratoneti italiani da Giacomo Leone, ex primatista italiano di maratona e vincitore della maratona di New York nel 1996, a Danilo Goffi, medaglia d’argento ai campionati europei del 1998. Da Giovanni Ruggero a Liberato Pellecchia a Ottaviano Andriani. Da Debora Toniolo, della Forestale, terza nella maratona di Milano del 2004 a Denise Cavallini, tesserata per il Gs Lammari che all’ultima Maratona di New York è stata la migliore toscana, 78esima assoluta e quarta italiana col tempo di 3’00″02. “Ogni anno organizzare tutto al meglio diventa sempre più impegnativo ma noi ci mettiamo il cuore- spiega Ivano Libraschi – Malgrado le avversità economiche riferibili al periodo che stiamo attraversando e i numerosi ostacoli burocratici, siamo riusciti a mantenere, grazie ai nostri sponsor, costi bassi per gli atleti che comunque riceveranno il massimo dei servizi. Manteniamo anche il nostro carattere semplice e genuino che ci contraddistingue rispetto alle altre gare blasonate. Per noi lo sport è questo: purezza senza artifizi o politiche di convenienza”. Sulla tolda di comando brilla come sempre il bronzo olimpico del 3000 siepi Alessandro Lambruschini, da sempre testimonial di questa sfida: “Di anno in anno siamo diventati un esempio per tutti – spiega -. La nostra più grande soddisfazione è vedere che molti altre manifestazioni hanno seguito le nostre orme e che anche a livello organizzativo siamo competitivi anche rispetto a corse ben più importanti. La corsa di Fucecchio fa da apripista anche ad altri comuni che pensano di dedicare un giorno dell’anno alla maratona. E questo ci riempie di piacere”.
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