Via alla Stramilano: 47 anni e non sentirli
La Stramilano è un pezzo di storia della città ma i 60mila che domani mattina scenderanno sui viali della circonvallazione e le vie del centro dovranno ricordarsi di metter un’ora avanti l’orologio se vorranno scriverne un pezzetto. Sarà il solito fiume infinito di colori e di passione, la fotografia di un rito che ormai si ripete da 47 anni e che è stato capace di rinnovarsi, Città bloccata per buona parte della mattinata anche se il tracciato studiato nel dettaglio permetterà di liberare le strade via-via che la corsa passerà cercando di ridurre al minimo il disagio di chi ha altre esigenze e nessuna voglia di mettersi in pantaloncini e correre. Città mezza chiusa ma anche «blindata» con tutta una serie di controlli di sicurezza che renderanno un po’ più macchinose le operazioni di partenza degli atleti e degli appassionati. In campo misure di sicurezza «importanti», come ha spiegato l’assessore allo Sport del Comune di Milano, Roberta Guaineri pochi giorni fa durante la presentazione a Palazzo Marino: «Facciamo un appello agli atleti a presentarsi in anticipo sulla partenza delle 9 perché le procedure possano avvenire nel migliore dei modi». In Piazza del Duomo ci sarà il via della 5 e 10 km: sarà transennata con sette varchi di accesso dove i partecipanti saranno controllati con i metal detector. Non solo. La società Manpower controllerà i punti considerati critici del percorso con circa 100-150 steward. Misure di sicurezza più rigide sono previste anche per la competizione agonistica, la mezza maratona che partirà da piazza Castello. Controlli a parte l’edizione 2018 della Stramilano sarà da record rinnovando la magia di una gara che quasi cinquant’anni fa, quando correre era davvero «strano», ha messo in scarpe e calzoncini generazioni di atleti più o meno improvvisati. «Fai la Stramilano?» era la domanda di rito. Ripetuta a casa, a scuola, in cortile con gli amici, tutti lì a provare ad allenarsi correndo come e dove capitava. Una volta era così. Poi la corsa è diventata ciò che è diventata oggi, quarantasettesima edizione. E cioè un fenomeno di massa trasversale che coinvolge allo stesso modo appassionati, agonisti, giovani di belle speranza e non più giovani che ancora hanno velleità. Il contenitore perfetto per tutti questi mondi, per un frullato di sport che è stato capace di crescere e nel tempo adeguarsi ad un mondo che cambiava. Più viva che mai. Con le sue tradizioni, con il suo colpo di cannone del Reggimento artiglieria a cavallo «Voloire», con la Fanfara dei bersaglieri che l’hanno fatta diventare la corsa non competitiva più famosa d’Italia e non solo d’Italia. E domenica si riparte. Tre gare, come sempre: la 10 chilometri dei 60 mila, la Stramilanina di 5 chilometri per bimbi e famiglie e la mezza, 21 km per campioni e amatori tesserati Fidal . Madrina della Manifestazione sarà la newyorkese Justine Mattera, showgirl e attrice, ma soprattutto grande sportiva che correrà i 21 km della Stramilano Half Marathon e sarà la prima volta che una madrina si metterà in gioco partecipando attivamente alla gara fianco a fianco con i runners. Al via l’atleta Constantin Bostan, che correrà la Half Marathon alle protesi donate dall’Associazione Disabili No Limits Onlus.