Irondelta, incantato ed ecocompatibile…
“Questa è una zona protetta, non buttate carte o le bustine dei gel nella pineta…”. Paolo Temporin, organizzatore dello splendido Irondelta che si è corso oggi nello scenrio del Lido di Volano, ci tiene a spiegare questo principio. Così ai 400 coraggiosi che stanno per tuffarsi nelle gelide acque del Lago delle Nazioni spiega e rispiega il percorso ma spiega e rispiega anche che chi fa sport ha il dovere di non sporcare i luoghi dove corre, nuota o pedala. Irondelta è una gara che ti sorprende anche per questo e non solo perchè, senza necessita di lustrini e pajettes, ti risporta all’essenza di uno sport che sa essere spettacolare anche nel silenzio di un’oasi naturale. E così chi ci riesce ( molti) gettano i bicchierini nei cestini .E poi gettare il bicchierino di plastica in un bidone ci fa sentire meno campioni? Saranno quei venti secondi a fare la differenza? Non sempre è così va detto. L’Irondelta segue ciò che già altri organizzatori fanno. Molto sta cambiando e dalla Maratona dles Dolomites alla Cortina-Dobbiaco alla Sellaronda Hero alla Milano Marathon altre gare stanno facendo sforzi per rendere le corse ecocompatibili . Poi piano piano toccherà provare a rendere ecocompatibili anche runner e ciclisti. E sarà più dura. Intanto però si continua a fare. L’impegno è quello di ridurre il più possibile l’impatto ambientale delle gare ma non a parole. Così bisogna ridurre al minimo i consumi energetici, bisogna stampare tutto il materiale informativo su carta riciclata, bisogna usare piatti e posate ecologiche, prevedere menu di prodotti gastronomici a «km zero». Ma bisogna fare altro ancora. Prevedere in prossimità delle zone di ristoro, aree di raccolta di rifiuti in cui gli atleti potranno correttamente gettare gel usati, carte di barrette e tutto quanto normalmente consumano durante una gara. E inserire nel regolamento la norma che chi non lo fa viene squalificato. Qualche anno fa il vincitore della Maratona dle Dolomites perse il titolo proprio perchè a pochi chilometri dal traguardo aveva gettato in terra la carta di una barretta. E non si discute se è giusto e sbagliato. E’ così e basta e lo si sa dall’inizio. Potrebbe essere un criterio adottato anche da altre gare. Perchè alla fine mettersi in tasca la bustina di un gel che fatica costa?