Smarathon dà un senso allo sport
Dare un senso allo sport. Oltre la vittoria, oltre i risultati, oltre le rivalità, oltre i numeri, i tempi e oltre ogni cosa. Chi corre e chi fa sport Smarathon la conosce o ne ha sentito parlare. Canotte rosse con il disegno di un papà che spinge una carrozzina e con la Sma che si aggiunge a marathon spiegando in una parola che correndo, ma anche nuotando e pedalando, si può far qualcosa (tanto) per aiutare chi soffre di atrofia muscolare spinale. E così da anni. Luca De Luca e sua moglie Elena Muserra sono anima e cuore di questa onlus che è nata per aiutare la loro Rebecca ma anche tanti altri ragazzi affetti da Sma. Fondi per sostenere la ricerca, macchinari acquistati e donati ad ospedali, colonie estive, famiglie. Gocce nel mare che diventano però sempre aiuti concreti che servono a chi spesso nell’affrontare una malattia non sa ch santo votarsi. E magari non ha neppure i mezzi economici. E allora i gesti contano. Come l’ultimo, ieri nel Comando dei vigili urbani di Milano, che servirà a rendere la città accessibile per tutti. Sono state consegnate a 12 ragazzi e ragazze affetti da atrofia muscolare spinale (Sma) le rampe portatili che SMArathon Onlus ha donato per permettere loro di superare la barriera dei gradini e consentire l’accesso quasi ovunque con la sedia a rotelle o con le carrozzine .«Abbiamo scelto di fondare questa associazione – ha spiegato ElenaMuserra De Luca – dopo aver scoperto la malattia di nostra figlia Rebecca. Dopo un primo momento di smarrimento ci siamo convinti che creare un’associazione per raccogliere fondi per la Ricerca era il minimo che potessimo fare. Oggi doniamo queste rampe perchè aiutare i ragazzi affetti da Sma a vivere il più possibile un’esistenza normale è fondamentale. Tutti devono poter accedere ovunque, senza impedimenti». Alla cerimonia erano presenti anche la vicesindaco Anna Scavuzzo, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli e il comandante della Polizia Locale Marco Ciacci che hanno accolto giovani e genitori nel cortile del Comando. L’atrofia muscolare spinale, o Sma, è una malattia genetica del sistema nervoso che colpisce i motoneuroni provocando un progressivo indebolimento dei muscoli del corpo. All’origine della patologia c’è una mutazione genetica, ereditaria, del Dna. Il gesto dell’associazione è stato molto apprezzato anche dal Comune: «Queste rampe sono una soluzione semplice e portatile – ha aggiunto la vicesindaco Anna Scavuzzo – per affrontare gradini o dislivelli che impediscono ai ragazzi di vivere la quotidianità. Sono pochi centimetri, ma per chi vive su una carrozzina elettrica possono essere una vera montagna insormontabile. Ringraziamo l’associazione SMArathon per questo gesto generoso. Anche la Polizia Locale sarà al loro fianco per sanzionare i comportamenti incivili che impediscono loro di potersi muovere liberamente nella nostra città». «Rendere accessibile a tutti il trasporto pubblico – ha sottolineato Marco Granelli, assessore alla Mobilità e all’Ambiente – è un impegno e una priorità di questa giunta. Recentemente il Comune ha stanziato 12 milioni di euro per l’accessibilità di sette linee tramviarie e Atm ha deliberato l’acquisto di nuove vetture di tram a pianale ribassato. Ogni gesto a favore di una mobilità accessibile è un passo avanti per tutti: quello di oggi, oltre ad essere un segnale concreto, è anche un momento utile per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che ogni giorno devono affrontare i disabili».