Il Triathlon delle 30 uova “raddoppia”
Un triathlon in mountainbike e uno in bici da corsa. Anzi uno in mountainbike oppure in bici da corsa. Uno e l’altro così ognuno fa la cosa che più gli piace, per cui è più portato, per cui è più pronto. Così può scegliere. Un triathlon là dove il parco del Cilento si affaccia in un bell’angolo di mare all’ombra dello Scoglio di Trentova, famoso perché, racconta una leggenda, sotto una delle sue grotte furono trovate trenta uova di gabbiano o di tartaruga marina. E trenta uova in dialetto cilentano diventano Trentova. Che però fa tanto Benvenuti al Sud, fa poco “internescional”, fa ciò che l’intuizione e l’ironia partenopea di Luca Lanzara, vice presidente di Aurora Triathlon, hanno tradotto in un titolo e in una locandina degni di un mondiale di surf nella Sunshine Coast australiana. E allora il triathlon delle Trentova diventa il “30 eggs triathlon off road”. Vuoi mettere? Succede da queste parti dove il sole, il mare, l’aria buona e le ombre lunghe dei tramonti aiutano a pensare. Dove le mozzarelle sono mozzarelle e dove le percoche profumano davvero e nel vino ancor di più. Così può succede che un piccolo angolo di paradiso il 14 ottobre diventi il posto perfetto per un triathlon che dopo 750 metri di nuoto in una baia che sembra una piscina, si arrampicherà per 14 chilometri per i sentieri di punta Tresino tra single track e a picco sul mare fin sù a Santa Maria di Castellabate. Per poi ritornare veloce nel cuore della Baia. Dove toccherà correre. Non tanto, non troppo. Cinque chilometri, ancora in sterrato e ancora in riva al mare che qui è una costante, perchè c’è. E meno male che c’è. Fine. Anzi no perchè questi sono il percorso e le distanze per chi sceglie la mountainbike. Chi invece lo sprint preferisce farlo “classico”, con la bici da corsa dovrà pedalare per sei chilometri in più. Quest’anno il triathlon delle trenta uova raddoppia. Ma poco cambia.