Campiglio, granfondo da “pirati” e “sceriffi”
Storie di sceriffi e di pirati. “Tanti anni fa a Campiglio, prima di cominciare la discesa, su una casa c’era una grande scritta che diceva Francesco molla i freni…”. Francesco, neanche a dirlo era Francesco Moser, gloria nazionale (e non solo) del ciclismo, che da queste parti è di casa e che, sempre da queste parti, è stato anche assessore allo sport. “Il Giro a Campiglio non c’era mai arrivato- ricorda il campione trentino- e ce lo portammo proprio noi quando io ero assessore…”. Madonna di Campiglio, 4 giugno 1999 coincide con la storia di Marco Pantani, con la sua vittoria in rosa, con tutto ciò che successe dopo. E Madonna di Campiglio torna dopo tanti anni torna a rendere omaggio al Pirata, al Giro , al ciclismo con una granfondo-evento organizzata dalla ASD Gran Fondo in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, “spalmata” in tre giornate da venerdi 31 agosto a domenica 2 settembre che saranno una vera e propria festa per le due ruote. Una sfida che nasce dalla passione per la bici e dall’amicizia tra Giovanni Danieli, trentino e consulente in marketing turistico e Alberto Laurora, imprenditore e già Patron della Gran Fondo LaMontBlanc e che sarà l’occasione per ritrovare amici e campioni come Felice Gimondi, Francesco Moser, Gibo Simoni e tanti altri ancora. Ma sarà soprattutto l’occasione per vivere ciò che stanno diventando oggi il ciclismo e la bicicletta, l’occasione per star bene, fare sport e turismo con la famiglia. “Sarà un festa del ciclismo che vuole unire due territori che hanno fatto la storia della bici come Madonna di Campiglio e Riva del garda- spiega Laurora- Tre giorni dove tutti potranno pedalare, dalle famiglie ai più allenati, dai bambini a chi vuole provarci magari con una bici elettrica. Ma non solo. Nel villaggio che aprirà sabato parleremo di ciclismo, di sport, di benessere con incontri e testimonianze che verranno portate da campioni ed esperti di un mondo che non vuole più per forza essere solo agonistico. Poi ci sarà poi il giusto tributo a Marco Pantani, una cronoscalata da Pinzolo a Campiglio, aperta a tutti con qualsiasi tipo di bici che abbiamo chiamato appunto “due ruote e un casco” e sarà soprattutto un’occasione per divertrsi insieme”. Domenica la gara. Anzi tre. Una tappa alpina di 140 km da Campiglio a Riva e ritorno, un percorso medio di 97 km (Campiglio-Passo Durone-Fiavè-Campiglio) o il corto di 43 km (Campiglio-Spiazzo-Campiglio) affrontabile anche in eBike. La Granfondo porterà a scalare il Passo del Durone e il Passo del Ballino prima di scendere a Riva del Garda. La via del ritorno seguirà nuovamente le pendenze del Ballino, passando per Tenno, con la successiva discesa verso Ponte Arche prima di riprendere quota alla volta di Stenico, della Val Rendena, di Pinzolo e approdare nuovamente a Madonna di Campiglio. Si pedalerà quindi sulle strade del Giro qualle che hanno visto la la vittoria di Marco Pantani al Giro d’Italia 1999 e quella dello spagnolo Mikel Landa nel 2015 nella tappa con partenza da Marostica. ” Si partirà in discesa- avverte Francesco Moser– ma andare a Riva e tornare a Campiglio non è cosa da poco. C’è da far fatica..”
Info: www.topdolomitesgranfondo.it