Valencia dei record: Straneo ottava
Il sole di Valencia saluta il ritorno alla maratona di Valeria Straneo che da un paio di anni non correva sulla distanza che l’ha vista vicecampionessa del mondo cinque anni fa e argento europeo nel 2014. Ed è stato un rientro che fa ben sperare. L’azzurra ha chiuso all’ottavo posto con con il tempo di 2h30:26. Era dalle Olimpiadi di Rio, 840 giorni fa, che non si presentava al via di una prova sui 42,195 chilometri. La 42enne alessandrina del Laguna Running, primatista italiana dal 2012 con 2h23:44, si lascia così alle spalle i problemi fisici che l’hanno frenata nelle ultime due stagioni, in una corsa affrontata con poco più di due mesi di preparazione specifica sotto la guida tecnica del coach Massimo Magnani. “Sono davvero contenta – ha detto al traguardo – perché è andata come speravo. Ho sentito la fatica nelle gambe dal 26° chilometro, a livello muscolare, ma credo di essermi difesa abbastanza bene. A un certo punto ho pensato: come faccio ad arrivare alla fine? Anche se il ritmo è un po’ calato, ci sono riuscita. Non sono partita troppo prudente, ma stavo comoda a quel passo e ascoltavo soprattutto le sensazioni. Sono soddisfatta anche dell’approccio mentale”. E adesso? “Si riparte da 2 ore e 30 minuti ed è qualcosa di concreto. Con gli allenamenti che verranno e un lavoro completo, si può migliorare questo risultato. Ma è solo questione di tempo. Se continuo così, potrò dare un occhio anche al cronometro nella prossima maratona“. La 38ma maratona di Valencia ha visto al via oltre 22mila atleti a cui si aggiungono gli oltre 8500 della 10 chilometri. Un record assoluto che conferma la crescita costante di iscritti e pone la gara spagnola ormai tra i grandi appuntamenti mondiali. Record anche per la partecipazione italiana che ha toccato le duemila presenze. Ma al di là dei numeri è stata un’edizione di primo piano anche dal punto di vista agonistico. I vincitori, entrambi etiopi, hanno infatti formato la migliore prestazione di sempre sul suolo spagnolo: Leule Gebrselassie si è imposto tra gli uomini con un tempo di 2h04:30, decimo tempo mondiale dell’anno, davanti a El Hassan El Abbassi (2h04:43), marocchino con passaporto del Bahrain che ha realizzato il primato asiatico. Tra le donnne invece Ashete Dido ha vinto in 2h21:14 superando nel finale la keniana Lydia Cheromei (2h22:10).