Giochi 2026: sfida a due
Lo sport italiano attende l’ufficializzazione da parte del Comitato Olimpico Internazionale del masterplan della candidatura italiana Milano-Cortina per i Giochi olimpici e Paralimpici invernali del 2026. La data prevista è l’11 gennaio 2019. I riscontri della candidatura italiana sono positivi («progetto solido e bellissimo», hanno detto i vertici CIO da Bach a Samaranch Jr.) come emerso sia ad ottobre in occasione della Sessione del CIO a Buenos Aires che qualche settimana fa a Tokyo in occasione dell’assemblea generale dei comitati olimpici nazionali. A contendersi l’evento olimpico del 2026 sono rimasti, almeno per ora, l’Italia e la Svezia con la capitale Stoccolma per una candidatura che pare essere a «forte rischio». Per quanto concerne la candidatura italiana emergono indiscrezioni sulle località abbinate allo sport. La cerimonia d’apertura è prevista a Milano allo stadio Meazza in località San Siro mentre la cerimonia di chiusura all’Arena di Verona anche se ci sarebbero difficoltà di capienza. A Milano, dove piazza Duomo sarà quella che ospiterà le cerimonie di premiazione, si disputeranno i due tornei di hockey (maschile e femminile). Presso il nuovo impianto polifunzionale di Santa Giulia si alterneranno, come nella tradizione olimpica, le competizioni di pattinaggio di figura e short track. Sempre a Milano, nella zona dove oggi c’è il dismesso scalo ferroviario di Porta Romana sorgerà il Villaggio Olimpico ed uno dei due centri stampa. Nel capoluogo lombardo potrebbero disputarsi anche le gare di pattinaggio velocità togliendole così a Baselga di Pinè, la storica capitale delle lame lunghe in Italia. Sull’altopiano trentino la pista è scoperta e la copertura dell’ovale, oltre a non essere ben vista dall’attuale amministrazione comunale e dalla maggior parte della popolazione, avrebbe un costo elevato. In Trentino confermate, invece, le prove di salto (trampolino di Predazzo), combinata nordica e sci nordico al lago di Tesero. A Madonna di Campiglio in Valrendena si svolgeranno le prove di sci alpinismo che nel frattempo sarà diventato sport olimpico. Rientrato l’Alto Adige con la località di Anterselva. La capitale mondiale del biathlon farà parte del masterplan, merito sia dell’ultradecennale tradizione che della capienza del già esistente stadio. La località di Livigno è in pole per quanto concerne il freestyle, Bormio per lo snowboard. Infine, Cortina d’Ampezzo. Nella città «perla delle Dolomiti» al cospetto di Tofane e Cristallo saranno assegnate le medaglie dello sci alpino anche se alcune specialità potrebbero emigrare in Valtellina. Sulla ristrutturata pista intitolata al «Rosso Volante», Eugenio Monti, si svolgeranno le gare di bob, slittino e skeleton mentre il curling troverà spazio all’Olimpico, lo stadio della cerimonia d’apertura dei Giochi del ’56 che verrà completamente ristrutturato