Il governo riporta le auto nelle isole pedonali
Dietrofront. Il governo del cambiamento non si smentisce e cambia le carte in tavola. Si torna indietro però, si torna al passato che tanto sembra piacere all’approccio minimalista dell’amministrare grillino. E allora si fa presto ad immaginare com’era piazza Duomo tanti anni fa. Quando ancora, sul palazzo di fronte alla cattedrale, si illuminavano le vecchie scritte della pubblicità. La rèclame della Coca-cola, quella della Facis, la signorina che batteva sui tasti di una macchina per scrivere, gli orologi Longines, il Cynar. Tempi andati, quando ancora si poteva liberamente fumare nei cinema e in piazza ci si poteva tranquillamente girare in auto. Una città color seppia che in parte potrebbe riapparire per incanto grazie alla legge di Stabilità appena approvata. A sparigliare è il comma numero 103 che inserisce una modifica al Codice della strada e che obbliga i Comuni a consentire «in ogni caso» a tutte le auto elettriche e ibride la circolazione nelle aree pedonali e nelle Ztl. Non si tratta di una scelta, insomma. Altro che «dieta del traffico» come aveva promesso il 29 gennaio dello scorso anno Luigi Di Maio in piena campagna elettorale incontrando i responsabili della Fiab (la Federazione italiana amici della bicicletta) con cui si impegnava a limitare l’uso delle auto nei centri storici. Con le auto che tornano nelle aree oggi diventate pedonali si fa un passo indietro enorme nelle politiche della mobilità sostenibile adottate in tutta Europa (e da noi per ultimi) a tutela di piazze, monumenti e turisti. Ma si fa un passo indietro rischiosissimo anche nella sicurezza e nelle misure anti-terrorismo: basti solo pensare ai pericoli di una libera circolazione in via Dante o corso Vittorio Emanuele popolate da pedoni. Il comma 103 è un decisivo passo in avanti verso una mobilità intelligente per chi sostiene che le vetture elettriche e ibride non inquinano ed è osteggiata da una schiera di associazioni più o meno ambientaliste. Ma non solo da loro. «Vi immaginate una lunga fila di Share’ngo fare slalom tra i pedoni nelle isole pedonali del centro? – spiega l’assessore all’urbanistica del Comune Pierfrancesco Maran – Speriamo risolvano rapidamente questa ennesima stupida stortura: governare non è come bere un bombardino al bar…». E allora tornano in mente i post di Beppe Grillo sul suo blog quando esaltava ogni forma di mobilità alternativa e tuonava contro le auto e contro lo strapotere dei petrolieri. Già, ma queste sono elettriche…