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21Gen 19
AI ciclisti non serve la “mancetta”
Un bonus ai ciclisti. Che tradotto un po’ brutalmente sembra quasi una “mancetta”. Se pedali c’è un premio, un incentivo, soldi, sconti, saldi…Seguendo gli esempi di altre città come Bari e Cesena, dove chi pedala viene ricompensato con qualche decina di centesimi a chilometro, ora si accoda anche Roma. Niente di certo, però c’è un progetto, un piano di fattibilità che vorrebbe introdurre anche nella Capitale un sistema di incentivi a chi si muoverà su due ruote. Bene. Anzi no. Anzi male. La mobilità ciclistica nelle grandi città ( più al Nord che al Sud) sta diventando un’alternativa credibile non solo per il tempo libero. Chi vive a Milano lo capisce al volo e basta muoversi nelle vie centro (ma anche fuori) per rendersi conto che molti vanno al lavoro in bici, molti fanno consegne in bici, molti portano pacchi in bici, molti consegnano cibo ed altro ancora in bici. Tanti. E negli ultimi anni di più. Ci sono amministrazioni che sulla mobilità ciclistica hanno iniziato a fare sul serio investendo in strutture e mezzi con la diffusione ormai sempre più capillare del bike sharing. Ovvio che serve ancora uno scatto. La sicurezza è un punto dolente, come lo sono i furti e come lo è ancora la mancanza di un sistema armonico ed integrato di vie ciclabili e ciclovie che permettano di muoversi in tranquillità anche su distanze lunghe. Mancano in molti paesini , ad esempio, i servizi che permettano di lasciare la bici in sicurezza in stazione, mancano vagoni attrezzati sui treni per il trasporto delle bici, mancano sulle ciclabili dei punti di assistenza. Insomma c’è da fare. E proprio perchè c’è da fare molte amministrazioni farebbero meglio a fare. Altrochè pensare alle “mancette”….
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