Tamberi, l’oro che brilla di più
L’oro che brilla di più arriva dopo due anni e mezzo di tormenti. Dopo che il mondo gli era caduto addosso: “Svegliatemi da questo incubo… Ridatemi il mio sogno vi prego… Tutti questi anni solo per quella gara, tutti questi sacrifici solo per quel giorno…vorrei dirlo, vorrei urlarlo che tornerò più forte di prima, ma ora davvero riesco solo a piangere! Addio Rio…”. Fine. Il sogno olimpico di Gianmarco Tamberi restava sulla pedana di Montecarlo in una calda estate di luglio. Dopo aver fatto segnare con 2.39 il nuovo primato italiano, l’azzurro aveva provato a saltare ancora per superare quei 2.40 che voleva raggiungere prima di Rio e il destino gli aveva presentato il conto. Salatissimo: lesione del 50% del legamento deltoideo della caviglia sinistra. Sembrava tutto finito e non solo l’olimpiade. E non è stato facile fermarsi, riprendere, fermarsi ancora, riprendere e ricominciare. Non ha mai mollato certo. Ma chissà quante volte si sarà chiesto se sarebbe bastato, se sarebbe dipeso solo dalla sua volontà. E allora la medaglia d’oro conquistata sulla pedana dell’Emirates Arena di Glasgow che lo incorona nuovo campione europeo diventa l’oro che brilla i più, la fine di una brutta storia e l’inizio di un nuova vita sportiva che a 26 anni è ancora tutta da scrivere. “Gimbo” si è imposto con 2,32 metri eguagliando il già suo primato stagionale al coperto: “E’ una vittoria che dedico a tutta l’Italia, il Paese più bello del mondo- spiega- Non sapete cosa significhi per me indossare questa maglia azzurra, trovo un’energia dentro che è pazzesca. Tra pochi mesi ci saranno i Mondiali e voglio ripartire per correggere gli errori, e salire sempre più in alto». Dopo l’oro mondiale indoor a Portland e quello europeo all’aperto di Amsterdam vinti nel 2016 si tratta del primo podio agli Europei indoor ottenuto con una serie perfetta superando al primo tentativo i 2,18, i 2,22, i 2,26 e i 2,29 . A 2,32 un errore al primo tentativo e poi un balzo perfetto che valeva parecchi centimetri in più. Ma ormai non è più una questione di centimetri..