Challenge Riccione: Molinari c’è
Lo scorso anno ad attenderlo sul traguardo del Challenge c’era il Comandante della compagnia dei carabinieri di Riccione Marco Califano, che, oltre a complimentarsi per la vittoria, lo aveva personalmente ringraziato per l’importante e quotidiano lavoro svolto assieme ai colleghi del Centro Sportivo Carabinieri. Va così per Giulio Molinari triatleta azzurro e della Beneamata: perchè vince ed è un bel biglietto da visita per lo sport italiano ma perchè è anche ambasciatore importante per i valori dell’Arma che quindi ( giustamente) se lo coccola. Da un anno all’altro anche il prossimo 5 maggio il campione azzurro sarà al via del Challenge di Riccione, che una volta era a Rimini ma che ci ha messo un attimo ad ambientarsi qualche decina di chilometri più in giù. Stessa spiaggia stesso mare più o meno ciò che non cambia è Giulio Molinari che torna per difendere la vittoria conquistata la scorso anno davanti all’austriaco Thomas Steger : ” Torno perché amo questa gara e so di trovare i più alti standard internazionali- spiega- Amo gareggiare in questa terra per i suoi profumi, i sapori e soprattutto perché questo clima famigliare non preclude una puntualità e una correttezza nell’organizzazione che da atleta professionista so molto apprezzare”. Profumi e sapori che forse non avrà tanto il tempo di apprezzare perchè l’azzurro dovrà fare i conti con avversari agguerriti che, come al solito, proveranno a rendergli la vita dura su un percorso che, soprattutto in bici, farà la differenza con le novità del passaggio in San Marino e con la salita verso il centro storico e il Castello di Faetano. Ma non sarà solo il 70.3 la domenica. Anche quest’anno il Challenge sarà un contenitore di eventi: “Come sempre una grande festa- spiegano gli organizzatori- e come ogni anno, anche per l’edizione 2019 si rinnova l’appuntamento con il triathlon sprint che sabato 4 maggio aprirà un lungo fine settimana. Percorsi veloci, molto spettacolari, ma al contempo di semplice interpretazione e privi di particolari asperità che si prestano perfettamente per un esordio dolce o per una gara che può far divertire ad alte frequenze chi si vuole mettere alla prova sui ritmi veloci”.