Una bici in Alaska racconta tante cose…
Ognuno ha la sua bici. Non quella che mette in garage, in cantina, in salotto o in camera da letto. Ma quella che ha in testa perchè la bici è tante cose insieme, tanti mondi, tante persone diverse, per fortuna. E allora palmer, copertoncini, copertoni e ruote più grasse ancora. E allora acciaio, titanio, carbonio, protesi, borse, rapporti, tanti, pochi o uno solo per i più “fissati”. Un popolo infinito di pedalatori: tecnici, stilosi, fighetti, smandrappati, falsamente smandrappati, più vintage o più metropolitani. C’è chi si depila e chi mai si taglierebbe un pelo, chi non pedalerebbe un metro senza un pettorale e chi invece non ne ha bisogno e andrebbe in capo al mondo, chi solo asfalto, chi solo sterrato e chi metà e metà, chi in pista come una volta, come sempre. Tante bici, tanti ciclismi, tanti ciclisti tenuti insieme da quel collante fantastico che è la libertà di poter andare ovunque pagando con il giusto prezzo della fatica, più premio che dazio. Tribù di pedalatori “incistati” più veloci, anzi solo veloci, oppure erranti più lenti, che seguono il tempo della loro passione più che di un cronometro o di un chip. Tribù a volte in guerra, che discutono di cosa sia meglio o peggio, di cosa sia il ciclismo, quello vero, quale l’essenza, il senso. Eppure vanno tutti nella stessa direzione anche se non sembra. Vanno laddove li porta una bici quale essa sia, in un mondo che gira a ritroso nel tempo e un po’ fa tornar bambini, fa luccicare gli occhi perchè la bici non serve tener in forma il cuore ma a tenerlo vivo a farlo battere forte su una salita, in una cronometro, in un viaggio. Ovunque. Anche tornando a casa dal lavoro. Bici che vanno e che si raccontano. E sono i dettagli a far parlare i ciclisti. Colori, luci, ruote che svelano profili più o meno alti. Bici sporche, pulite, secche, ingrassate, rumorose o silenziose. Bici che non si fermano. Neppure con la neve. Bici che vanno al Polo, in Alaska, come quella di Omar Di Felice che pedalando dove forse nessuno immagina sta raccontando un’altra delle sue grandi storie…