Monza-Resegone, quando la corsa resta nel cuore
“Il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto…”. Si fa in fretta a guardarlo e riconoscerlo il Resegone come raccontava Alessandro Manzoni più e più volte nei suoi Promessi Sposi. Ma un conto e guardarlo un altro è andarci su, correre, arrivarci magari di notte, con le sole luci dei frontalini ad illuminare i sentieri per far strada sicura dove mettere i piedi. Fascino della Monza-Resegone , cinquantanovesima edizione, un pezzo di storia del podismo che passa dalla Brianza , che ogni anno raduna un numero sempre maggiore di sportivi in cerca di emozioni forti e che sabato alle nove di sera prenderà il via dalla piazza dell’Arengario. Quarantadue chilometri con più di 1100 metri di dislivello dal centro di Monza fino al Rifugio Capanna che vedranno al via 262 squadre ,14 femminili, 22 con due donne e un uomo, 79 con due uomini e una donna e 147 tutte maschili: “In questi anni la manifestazione è cresciuta incontrando il supporto e sostegno organizzativo di enti locali e sport che insieme a noi hanno da subito condiviso la passione per lo sport e il territorio, riconoscendo l’importanza che questo evento ricopre per la Brianza e non solo – spiega Enrico Villa, responsabile comunicazione della Società Alpinisti Monzesi – Si va in montagna per lo stesso piacere, per godere della sua natura meravigliosa e per il bello della compagnia. Quando le due cose si completano siamo all’apoteosi della felicità”. Conta la squadra. Conta andare forte. Conta saper resistere ma conta soprattutto saper aspettare perchè qui si parte insieme e si arriva insieme. Al fianco dell’evento c’è chi fa sport, chi lo organizza ma soprattutto c’è un territorio e la passione di chi questa sfida ha sempre sostenuto facendola diventare ciò che oggi: “Se concludere una maratona è per molti runner il traguardo massimo cui aspirare- spiega il sindaco di Monza Dario Allevi– la Monza Resegone è un’esperienza riservata a pochissimi atleti, sia per lo straordinario impegno fisico richiesto che per l’approccio mentale, determinante per superare le difficoltà del tracciato”. Chi arriva al traguardo qui un po’ campione si sente davvero. Eroe per una notte che resta nel cuore.