In lacrime al mondiale ma nessuno lo aiuta
C’è un ragazzo fermo sulla strada. Ha la bici smontata, una ruota in mano perchè il palmer gli è scivolato via dal cerchione e cerca aiuto. Passano una, due, dieci, tutte, quasi tutte ammiraglie ma nessuna si ferma. La sua non c’è e la corsa tira dritto. E allora German Dario Gomez Becerra, quando mancano un centinaio di km all’arrivo del mondiale juniores che chissà come si era immaginato e che gli sfuggendo via, scoppia a piangere. Un pianto a dirotto, sconsolato, che sgorga quando capisci che la tua occasione sta volando via, svanisce e non ci puoi far nulla. Gli altri se ne vanno e tu, che volevi giocartela, resti lì con la bici in mano. E’ finita. Continui a piedi: piangi e cammini trascinandoti bici, ruota, la catena che penzola senza sapere neanche il perchè . E non vale più nulla, cinque minuti dopo, il soccorso dell’ammiraglia colombiana che era rimasta nel secondo gruppo della corsa. Cinque minuti con il gruppo che se n’è andato sono un abisso di rimpianto e di rabbia. La scena è da groppo in gola, da milioni di clic si dice oggi che però così è tutta un’altra storia, senz’anima nè emozione. Invece il “dramma” di Dario Gomez Becerra è tutto nelle sue lacrime, che solo lo sport sa regalare e che fanno a volte parte dello sport. O forse no. Forse una mano a ‘sto ragazzo qualcuno avrebbe potuto tendergliela? Le ammiraglie che sono sfilate via lasciandolo al suo destino avrebbero dovuto fermarsi? C’è una regola scritta? Se il colombiano fosse rimasto senza acqua probabilmente la borraccia gliel’avrebbero passata: perchè la ruota no? E’ andata così. Chissà sarà mai ‘sto ragazzino che a diciassette anni è lì sul bordo strada che piange? Ne avrà altre di possibilità avranno pensato tutti. E allora al diavolo le regole e il fair play che esalta la lealtà, il rispetto di compagni e avversari ma dice anche che bisogna essere generosi verso chi ne ha bisogno e aiutare gli altri nelle difficoltà. Teoria, certo, però in corsa sarebbe stata una chanche, il rispetto di un’opportunità che vale per tutti. Ma lo sport, l’agonismo, le gare, un mondiale sono un’altra cosa. Sono tattica, frenesia, adrenalina e chissà cos’altro in gara e su un’ammiraglia. Però le lacrime restano. Diventano una storia da raccontare e Dario Gomez Becerra un un giovane “eroe” colombiano con lo sguardo triste che fa tenerezza…