firLa staffetta di beneficenza e la “family”  si correranno il sabato, il giorno prima. Ma domenica niente “relay”, niente mezze, niente diecimila, niente di niente. Maratona e basta. Così come in fondo dev’essere, in onore di una sfida che resta la più dura ma anche la più affascinante. Domenica torna la Asics Firenze Marathon, edizione numero 36, che dopo le innovazioni dell’anno scorso, sarà quella delle conferme. La gara targata World Athletics Bronze Label mantiene infatti invariato il percorso ad anello, tutto ambientato in città, che tocca i più famosi monumenti e luoghi artistici con l’arrivo in piazza Duomo, sede anche della partenza alle ore 8.30. Il numero degli iscritti al momento ha superato le 9000 unità (di cui oltre 3000 stranieri) che conferma la 42,195 chilometri del capoluogo toscano come la seconda più partecipata d’Italia nel 2019. Correranno quindi solo di maratoneti, perché gli organizzatori hanno ribadito la scelta di non far disputare nessun altro tipo di manifestazione su tracciati diversi o ridotti, con l’unica eccezione della gara dedicata alle handbike, che prenderà il via 3 minuti prima della  maratona sullo stesso percorso. Una scelta coraggiosa ma anche rispettosa di chi la maratona la corre per intero, senza sconti, su un percorso impegnativo tra la storia di una città fantastica. Fulvio Massini, responsabile tecnico da sempre dell’Asics Firenze Marathon, come sempre ha allestito un cast di atleti di ottimo livello. Tra i favoriti ci sono il keniano Asbel Kipsang che nel 2016 a Seul ha corso la sua miglior maratona in 2h07:30 e tra le donne l’etiope Dinknesh Mekash Tefera, la più veloce sulla carta, grazie al personale di 2h23:12 siglato a Francoforte nel 2015. In chiave azzurra è annunciata al via Fatna Maraoui (Esercito), argento a squadre nel 2018 agli Europei di Berlino, che a Firenze con il secondo posto del 2016 in 2h30:52 ha sfiorato il personale ottenuto nella stagione precedente a Valencia con 2h30:50. Quest’anno la biellese ha vinto il suo terzo titolo italiano sui 10 chilometri. Attesa in gara anche un’altra piemontese, l’alessandrina Elisa Stefani (Brancaleone Asti), che in maggio a Praga ha messo a segno un netto progresso con 2h33:36.