Elia Viviani: le olimpiadi al centro
Un 2020 da preparare nei minimi dettagli. Elia Viviani, che ha ricevuto oggi a Calenzano, in provincia di Firenze, il «Giglio d’oro», si gode gli ultimi giorni di vacanza al termine di una stagione logorante, dove si è diviso fra strada e pista. «Dalla settimana prossima ricomincerò seriamente con la preparazione per il 2020 – racconta lo sprinter veneto, che ha lasciato la Deceuninck per la Cofidis – Sarà un anno importantissimo per me: nuova squadra, nuovo staff, nuovi compagni anche se parte del mio gruppo mi ha seguito. Andiamo già con delle certezze, la squadra crede tantissimo in me, hanno dimostrato di creare un vero e proprio progetto intorno a me, faremo il World Tour e quindi parteciperemo a tutte le migliori gare importanti della stagione, questo era importante per le mie scelte, avrò nuove motivazioni». Il 2020 è l’anno dei Giochi di Tokyo. «Avrò un titolo olimpico da difendere – il riferimento all’oro nell’omnium conquistato a Rio – ma non solo quello. La dimensione che ho trovato su strada è da top rider durante tutta la stagione quindi è ovvio che voglio andare al Tour per provare a vincere qualcosa». «Dobbiamo distribuire bene l’annata, le Olimpiadi sono al centro di tutta la stagione perchè provare a difendere quel titolo olimpico sarebbe fantastico e poi è l’unica occasione dove argento e bronzo valgono – prosegue Viviani – Sappiamo benissimo che l’oro è difficile da ripetere ma andremo per delle medaglie e non solo nell’omnium ma anche nell’americana e nel quartetto. È stato bello vedere che dietro di me in questi quattro anni qualcosa si è mosso. Inoltre quest’anno ho vinto il titolo europeo, è una bella maglia da portare in giro per un altro anno». Il perchè abbia deciso di puntare sul Tour in preparazione all’Olimpiade è presto detto: «Avrò 17-18 giorni fra le fine della Grand Boucle e la prova dell’omnium a Tokyo dove voglio ripetermi. Si è vista sempre la migliore versione di me dopo un grande giro e quindi il Tour sarà la preparazione perfetta proprio in vista di Tokyo». Infine una battuta sul riconoscimento ricevuto oggi: «È un motivo d’orgoglio per me vincere nuovamente il ’Giglio d’orò. Nelle ultime due stagioni sono finito nei top 10 del ranking mondiale e questo è un segnale importante per la mia crescita e per il livello che ho raggiunto»