E’ sorda ma con la figlia e un’amica attraversa a remi l’Oceano
«Le mie condizioni di salute hanno reso alcuni momenti molto più difficili. Ora provo sollievo ad essere qui, sulla terra ferma, ma vorrei essere ancora là, in mezzo al mare. L’ho adorato…». Mo O’Brien, 60 anni, originaria di Bojewyan Stennack in Cornovaglia, impiegata in una farmacia e madre di due figli, ha attraversato a remi l’Oceano Atlantico dall’isola di La Gomera, nelle Canarie, fino sull’isola caraibica di Antigua. Ha finito la Talisker Whisky Atlantic, rotta di 3.000 miglia, in 49 giorni, 13 ore e 49 minuti, alternandosi ai remi con la figlia 32enne Bird Watts e un’amica Claire Allinson, 45 anni, del Devon. Impresa straordinaria, che lo diventa ancor di più se si considera la signora O’Brien è sorda dalla nascita, una disabilità che non l’ha fermata e che ha permesso a questa fantastica sessantenne britannica di entrare per ben due volte nel Guinnes dei primati: è la prima non udente che fa una attraversata oceanica remi e, isieme alle sue due compagne di viaggio, è stata anche la donna più veloce di sempre. “Oltre al mal di mare, alle vesciche e all’estrema privazione del sonno- ha raccontato la O’Brien alla Bbc- per l’equipaggio è stata una vera sfida imparare a gestire la mia sordità». Durante l’intera traversata le tre donne hanno osservato turnazioni di quattro ore di navigazione alternate a due di sonno e hanno perso più di dieci chili a testa. Una quarta donna, Linda Whittaker, è stata invece costretta a ritirarsi presto dalla gara a causa del mal di mare estremo. “Solitamente per comunicare uso la lettura delle labbra- ha raccontato la O’Brien- ma nell’imbarcazione i rematori non si trovano l’uno di fronte all’altro quindi non potevamo parlare e tutto è diventato più complicato. Mentre dormivo poi non sentivo la sveglia suonare quindi una delle due compagne di avventura doveva smettere di remare per farmi alzare a darle il cambio”. Nel viaggio le è venuta in aiuto la tecnologia con alcuni strumenti tecnologici di ultima generazione, tra cui un’app sul suo smartphone e un microfono sintonizzato nel suo apparecchio acustico tramite Bluetooth, che le hanno permesso di sentire le voci e le istruzioni delle sue due compagne di viaggio, isolate dal rumore di fondo. La donna è nata con sordità nervosa ma è cresciuta senza diagnosi: i suoi genitori pensavano che fosse timida quindi non hanno capito che non ascoltasse. «Mo è fonte d’ispirazione per molti ed è un esempio di ciò che le persone sorde possono raggiungere- ha dichiarato l’Associazione britannica dei sordi- Le facciamo i complimenti per essere riuscita a portare a termine un’impresa così grande”. Ora la O’Brien sta già pensando di navigare nel Pacifico. «Perchè no? Datemi una settimana per farmi una doccia e qualche vestito pulito…”